Mulini a vento di Consuegra
Comunità autonoma "Castilla-La Mancha"
Provincia di Toledo
Comune di Consuegra
Documentazione fotografica
Consuegra : Mulini a vento - vista del "Palo de gobierno"
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Le origini del mulino a vento sono molto antiche e affondano le radici nella Persia del VII secolo d.C., diffondendosi in Europa a partire dal XII secolo.
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Vengono costruiti dove il vento è una costante per sfruttarlo nella macina dei cereali o per lo schiacciamento e la spremitura delle olive.
Struttura:
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Costruiti su modello dei mulini a torre dell'Olanda, tra il XVI e il XVII secolo, sono caratterizzati da due elementi principali:
- un grosso corpo cilindrico, conosciuto con il nome di torre, costituito da spesse mura e strutturato su tre piani diversi,
- un tetto conico girevole di legno e zinco che ruota, grazie alle manovre del "Palo de gobierno" gestito dal “Molinero” che lo manovra per allineare le
pale alla direzione del vento.
- Le pale sono formate da un traliccio in legno, coperto da tele di stoffa usate come le vele delle navi, e come esse, con la possibilità di ampliare o ridurre la
superficie esposta al vento.
Conservazione:
- Dopo i recenti restauri godono di un ottimo stato di conservazione
Storia:
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Le origini del mulino a vento sono molto antiche e affondano le radici nella Persia del VII d.C., diffondendosi in Europa a partire dal XII secolo: erano edifici alti
e spesso cilindrici dove di fatto l'energia eolica veniva tramutata in energia meccanica al fine di frantumare, macinare, pressare o schiacciare.
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I mulini a vento di Consuegra, costruiti tra il XVI secolo e il XIX secolo, costituiscono un complesso di 12 (originariamente 13) mulini situati sul colle Calderico,
nei pressi della città spagnola di Consuegra, nella provincia di Toledo, in Castiglia-La Mancia.
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Si tratta del più grande complesso di mulini del genere della Spagna che, insieme al castello di Consuegra, sono uno dei migliori esempi di strutture storiche della
regione di Castiglia-La Mancia.
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Mulini che probabilmente furono la fonte di ispirazione di Miguel Cervantes nella scena della battaglia di Don Chisciotte contro i giganti, nella sua opera "Don
Chisciotte", di cui l’episodio più celebre è proprio quello della lotta contro i mulini, scambiati da Don Chisciotte per giganti da combattere e uccidere.
In sella al suo Ronzinante, raccomandando il suo cuore a Dulcinea, dà un colpo di lancia alla pala del primo mulino che trova davanti, ma la pala roteando spezza
la lancia e cavallo e cavaliere finiscono tramortiti a terra.
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I 12 mulini facenti parte del complesso, si trovano nei pressi del castello di Consuegra, sulla sommità di una cresta montagnosa conosciuta come "Cerro Calderico" e
riportano i nomi di Alcancía, Bolero, Clavileño, Cardeño, Chispas, Caballero del verde Gabán, Espartero, Mambrino, Mochilas, Rucio, Sancho e Vista Alegre,
nomi utilizzati da Cervantes nel Don Chisciotte e dei dodici cinque mulini sono tuttora funzionanti, tra i quali "Sancho", è attivo solo una volta all'anno
e, durante questo periodo, ospita alcune manifestazioni che hanno luogo nell'ambito della Festa della Rosa dello Zafferano.
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Il colle Calderico è una montagna rocciosa posta in mezzo alla pianura della Mancia che s'innalza per circa 1000 metri sul livello del mare, sul quale oltre ai mulini
si eleva il castello della Muela o di Consuegra, di origine musulmana, rimaneggiato e ampliato nel XII secolo dall'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme dotandolo di
tre mura difensive.
Il castello è stato restaurato negli ultimi decenni.
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