Castello Passerin d'Entrèves
Regione Valle d'Aosta
Provincia di Aosta
Comune di Châtillon
Documentazione fotografica
Il Castello: Vista panoramica esterna
Descrizione
Tipologia:
- Castello / villa residenziale
Origini:
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Nello stesso luogo dove oggi sorge il castello, in epoca romana si ergeva una fortezza "Castrum castellionis", da cui deriva il nome del borgo di Châtillon.
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La costruzione del castello medievale è databile intorno al XIII secolo.
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Il castello, trasformato in palazzotto nel XVIII secolo, è uno dei più antichi della Valle d'Aosta.
Struttura:
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La costruzione, che domina dall'alto il borgo di Châtillon, si presenta come un complesso compatto di pianta rettangolare con a ponente due torri sporgenti e a levante,
una struttura detta torre orientale, la foresteria e la cappella.
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Nel complesso si distinguono nettamente sezioni architettoniche civili e militari, con la struttura residenziale che prevale nettamente su quella di tipo difensivo.
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Le parti più antiche sono la torre circolare sul lato sud e l’edificio di ponente che presenta un'architettura tipicamente valdostana.
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La maggior parte degli edifici, costruiti senza tener conto dello stile originario, fu aggiunta durante un restauro successivo a un distruttivo terremoto.
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Ottocenteschi sono un sopralzo della torre di ponente, le vetrate della galleria del primo piano, lo scalone meridionale nel giardino, lo scalone settentrionale e
l'arco di ingresso.
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Sempre nell'Ottocento furono riorganizzati giardino e parco.
Conservazione:
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Oggi il castello Passerin d'Entrèves, chiamato talvolta semplicemente castello di Châtillon, è una "signorile villa moderna” che conserva poco dell'aspetto originario
di castello medievale e nulla delle strutture preesistenti ad esso.
Storia:
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Dove oggi sorge il castello, in epoca romana vi era una fortezza "Castrum castellionis" e il nome del borgo “Châtillon” deriverebbe infatti da castrum castellionis.
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La stessa etimologia la ritroviamo nel nome della famiglia De Castellione estintasi intorno all'anno 1000, che trasformò l'antica fortezza in casaforte.
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Nel 1200 la casaforte fu demolita da Goffredo di Challant.
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Documentazione dell’esistenza in loco di un castello compare nella ricognizione dei feudi del 1242.
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Il feudo appartenne agli Challant-Châtillon fino alla loro estinzione, tra il 1361 e il 1364 tornò sotto il controllo diretto del conte di Savoia.
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Nel 1366 Ibleto di Challant riscattò il castello.
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Nel 1405 Giovanni di Challant, figlio di Ibleto, eredita il complesso e dà inizio ad una ristrutturazione dello stabile.
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Nel 1435, François di Challant, non avendo avuto figli maschi, si fece autorizzare dai Savoia a fare testamento a favore delle figlie, contravvenendo alla "Legge
Salica".
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Catherine ne divenne l’erede, ma gli altri membri della famiglia richiesero nuovamente l’intervento del Duca di Savoia che si ravvide e nominò nuovo erede Jacques de
Challant, nipote di Jean, dichiarando ribelli Catherine e il suo sposo Pierre d’Introd.
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I due, decisi a resistere, fortificarono il castello di Châtillon, ma poco dopo dovettero arrendersi all’esercito di Jacques, che demolì le mura di cinta e danneggiò
seriamente il maniero.
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Nel 1717 Paolina Solaro di Govone, moglie di Georges-François, intraprese la terza ricostruzione del castello e con modifiche ed ampliamenti ne cambiò il suo aspetto
esterno.
A Paolina si deve anche la realizzazione del viale dei tigli e del giardino alla francese.
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Nel 1755 un forte terremoto che interessò tutta la Valle d'Aosta danneggiò seriamente il castello.
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Nel 1769 con i lavori di ripristino il castello subì pesanti modifiche e la struttura medievale sparì sotto una decisa ricostruzione del complesso.
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Nel 1770 la Contea passò a François-Maurice che morì un anno dopo la nascita del suo unico figlio Jules-Hyacinthe.
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Quest’ultimo, sotto la tutela della madre Gabriella Canalis di Cumiana, ne divenne l’erede universale, ma il 2 maggio 1802, all’età di sette anni, anche l’ultimo dei
discendenti dei Challant morì.
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Nel 1814, dopo 18 anni di vedovanza, Gabriella sposò Aimé Passerin d’Entrèves.
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Nel 1841, dopo la morte della moglie, Aimé Passerin d’Entrèves ereditò tutto il patrimonio degli Challant.
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I suoi discendenti fecero demolire la torre esagonale con ponte levatoio posta a protezione dell’ingresso, sostituendola con l’edificio del custode, la serra e le stalle
e fecero costruire inoltre una torretta finestrata per illuminare la grande scalinata che conduce al piano superiore.
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Il castello Passerin d'Entrèves è l'unico castello medievale valdostano che dal XIV secolo la cui proprietà si è sempre tramandata per via ereditaria.
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Oggi il castello appartiene a Claudia Passerin d'Entrèves.
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