Castello di Aymavilles
Regione Valle d'Aosta
Provincia di Aosta
Comune di Aymavilles
Documentazione fotografica
Il Castello Gamba: Vista panoramica
Descrizione
Tipologia:
- Castello residenziale - elegante dimora signorile
Struttura:
- Il castello di Aymavilles sorge su una collinetta morenica che degrada verso la Dora Baltea.
- Edificio a pianta quadrangolare, presenta agli angoli quattro torri cilindriche in tufo e travertino leggermente diseguali nelle dimensioni.
- Le torri sono dotate di beccatelli e merlature, due con motivi guelfi e due con motivi ghibellini, collegate tra loro con un sistema di gallerie e logge.
- La struttura era dotata, sul modello dei castelli di Cly e di Graines, di un muro di cinta in funzione di “Ricetto” per la difesa della popolazione in caso di
pericolo.
- Accanto alla struttura principale sorge un piccolo edificio con tetto in pietra, che un tempo ospitava le stalle.
Conservazione:
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Il castello è i fase di restauro a cura della Regione autonoma Valle d‘Aosta, i lavori si prefiggono la conservazione del sito per la pubblica fruizione, il cui termine
è previsto per la fine del 2019.
Storia:
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Eretto per il controllo dell’accesso alla via delle Gallie (via di collegamento tra Mediolanum "Milano" e Lugdunum "Lione") e alla Val di Cogne (estrazione del marmo).
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Dal 1287 ci giungono le prime testimonianze dell’esistenza di una struttura difensiva a casaforte (semplice costruzione formata da un unico blocco di muratura con pianta
rettangolare, con ogni probabilità circondata da cinta muraria).
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Nel 1354, i conti di Savoia affidano il “castello” a un ramo della famiglia Challant, che a tal proposito viene denominata 'Challant-Aymavilles'.
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Alla fine del Trecento, Aimone di Challant apporta ampliamenti alla struttura che alla fine dei lavori risulta avere un piano interrato e tre piani sovrastanti.
Il torrione, o dongione, viene notevolmente ampliato verso ovest e costruito un secondo muro di cinta ed un fossato con ponte levatoio.
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All'inizio del Quattrocento, per volere di Amedeo di Challant, vengono aggiunte le attuali quattro torri che caratterizzano il singolare aspetto del castello.
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Alla fine del XV secolo viene costruito l’ultimo piano, le torri vengono sopraelevate e nella parte superiore della struttura vengono inseriti beccatelli, caditoie e
merli.
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Nel 1565 il castello passa nelle mani di una famiglia trentina, i Madruzzo, legata ai signori valdostani attraverso il matrimonio di Isabelle de Challant con Giovanni
Federico Madruzzo, per poi ritornare nel patrimonio degli Challant alla fine del 1600.
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Nel 1728, per volere del barone Giuseppe Felice di Challant (Joseph-Félix de Challant), le fortificazioni esterne vengono demolite e il castello diviene una
villa/maniero dotata di parco, caratterizzata da uno scalone monumentale all'ingresso e da una grande fontana.
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Per volontà di Joseph-Félix de Challant sono realizzare le logge barocche tra le torri conformando l'edificio allo stile rococò.
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Il 18 ottobre 1804, all'età di soli sette anni, si spegne nel castello di Aymavilles, Maurice-Philippe de Challant-Châtillon, l'ultimo discendente maschio della
famiglia Challant.
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Nel 1870, il castello è venduto al conte Clemente Asinai Verasis di Castiglione, a cui seguì nel 1882 il senatore Giovanni Bombrini.
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Nel 1970, infine, il castello è acquistato dallo Stato ed entra a far parte dei beni patrimoniali della Regione Valle d’Aosta.
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Nel 2004 l'amministrazione regionale inizia la progettazione dei lavori di restauro mirati alla conservazione del sito, alla creazione di un percorso museale e alla
riapertura al pubblico.
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Tali lavori iniziano ufficialmente a maggio 2013 e risultano ancora in corso a maggio 2019.
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A lavori ultimati, presso le sale del castello troverà posto una parte della collezione dell'Académie Saint-Anselme, attualmente priva di una sede e quindi non
fruibile da parte del pubblico.
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