Castello Scaligero di
Villafranca di Verona
Regione Veneto
Provincia di Verona
Comune di Villafranca di Verona
Documentazione fotografica :
Il lato nord-est con il rivellino e la torre mastio con orologio
Il lato Nord-ovest - a destra si intravvede una "Torricella"
L'angolo di nord-est con la torre angolare senza merli e una "Torricella" scudata
L'interno del castello
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Il Castello di Villafranca di Verona è stato costruito dal 1199 al 1202, con lo scopo di difendersi dagli improvvisi attacchi dei mantovani e di altri paesi vicini.
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Una struttura creata per proteggere la popolazione e il bestiame durante gli scontri bellici, che non venne mai utilizzata come dimora residenziale.
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Una prima fortificazione venne realizzata nella prima parte del XIII secolo poco dopo la fondazione del borgo di Villafranca (1185) da parte del comune di Verona.
Incendiata durante gli scontri tra le fationes del comune di Verona venne in seguito ricostruita nel 1243.
Struttura:
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Castello a pianta quadrata, elevato su un terrapieno artificiale.
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Sul lato nord-est l’entrata principale protetta dal rivellino,
nel mezzo del lato settentrionale la Rocchetta, nucleo originario, con l’alto mastio, in origine
separata da un fossato dalla Piazza d’armi, che si estendeva a sud circondata dal grande recinto turrito quadrangolare, intervallato da sette torri scudate (con il
lato interno mancante) dette "Torresine".
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Una curiosa particolarità del Castello Scaligero di Villafranca è quella di avere merlature di foggia guelfa, o a sommità piatta e merlature di foggia ghibellina o a
sommità a coda di rondine.
Conservazione:
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La cinta muraria della corte d'armi si trova attualmente in condizioni eterogenee di conservazione, dovute allo svolgimento di recenti interventi di restauro effettuati
nell'ultimo decennio che hanno coinvolto la torre centrale e il muro a nord comprese le due torri angolari.
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Tutta la rimanente cinta muraria, dall'ultimo imponente intervento del 1926/27 non ha avuto attenzioni e si denotano diverse problematiche di ordine statico e di
conservazione delle malte con perdita di coesione degli elementi murari.
Storia:
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I lavori di costruzione del castello-recinto scaligero si svolsero tra il 1185 e il 1199 e la cinta muraria venne terminata nel 1202.
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Nel 1243 Enrico III da Egna (podestà di Verona dal 1240 al 1247) fece innalzare la torre principale.
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Distrutto e incendiato dai Mantovani, il castello venne ricostruito nel 1242.
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Tra il 1345 e il 1355 venne inserito dagli Scaligeri nel "Serraglio", un complesso sistema di difesa che univa, con una muraglia difensiva, la città di Valeggio sul
Mincio, il castelletto della Gherla, il castello di Villafranca, il castello di Nogarole Rocca sino da immergersi nelle paludi prospicenti.
Una struttura unica in
Europa lunga circa tredici chilometri con circa ottanta torri e affiancata da un vallo largo oltre 10 metri.
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Le torri e le mura di congiunzione sono state purtroppo distrutte sia dall'esercito austriaco nella prima metà del XIX secolo, sia dagli abitanti di Villafranca per
procurarsi materiale da costruzione.
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Alcuni ruderi delle mura e una grande porta fortificata (detta "Porton") che consentiva l'accesso alla campagna fuori delle mura, si possono vedere lungo la riva destra
del fiume Tione.
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Il castello scaligero iniziò a perdere importanza verso la fine del Quattrocento, quando la Serenissima, che aveva conquistato Verona nel 1405, iniziò un’importante opera
di consolidamento delle strutture difensive e delle fortificazioni della città di Verona.
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A partire dall'anno 1450 il Castello fu abbandonato e, solamente secoli più avanti, comprato da privati.
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La città di Villafranca tornò ad avere un ruolo di primo piano durante il Risorgimento, perché qui (anche se non nel Castello), fu firmato l’armistizio di Villafranca
tra l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I e quello della Francia Napoleone III, che stabilì la fine della Seconda Guerra d’Indipendenza.
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Nel 1882 il mastio e le carceri vennero acquistate dal comune di Villafranca che vi installò la procura.
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Nel 1890 venne restaurata la torre principale del castello e inserito un orologio.
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Le mura perimetrali rimasero di proprietà demaniale, con scarsa manutenzione.
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Nel 1905 la torre d'angolo sud-est crollò e insieme ad essa un tratto di mura ed i lavori di restauro più volte progettati partirono solo nel biennio 1926-27 con una
corposa opera di sistemazione con ricostruzione della torre crollata e sistemazione e rinforzo di tratti di mura e di merli.
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Fu sistemato anche l'interno del castello, espropriando i terreni e rimuovendo gli alberi che vi erano cresciuti.
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Nel 1935 furono prosciugati i fossati esterni ancora esistenti e sistemati i bastioni.
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Dal 1995 il castello scaligero è divenuto luogo di eventi musicali, spettacoli, ricostruzioni storiche e fiere.
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