Castello di Soave
Regione Veneto
Provincia di Verona
Comune di Soave
Documentazione fotografica :
Descrizione
Tipologia:
- Castello / Città fortificata
Origini:
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Le origini di questa monumentale opera fortificata risalgono probabilmente agli inizi del X secolo, all’epoca delle invasioni degli Ungheri, per l’iniziativa di
Berengario I Re d’Italia.
Struttura:
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Il Castello è un tipico manufatto militare del Medioevo e rappresenta uno dei migliori esempi di struttura castellana del Veneto.
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Il fortilizio si eleva maestoso con un'alta torre centrale (“mastio”),
attorno alla quale si sviluppano gradualmente i giri delle mura che separano
tre cortili ed un piccolo cortile pensile, da qui le mura scendono ad abbracciare tutto il borgo medioevale.
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L’ingresso principale, munito di ponte levatoio, si trova a settentrione ed è protetto da una torre possente detta di San Giorgio per la presenza di una statua del
Santo entro una nicchia sopra la porta medesima.
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Oltrepassando il ponte levatoio, si entra nel primo cortile la cui cinta muraria fu edificata dalla Repubblica di Venezia agli inizi del XV° secolo.
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Attraversando la porta a saracinesca si accede al secondo cortile.
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Nel terzo cortile s’innalza, su di una base granitica a forma piramidale, il torrione mastio che rappresentava l’ultimo e più strenuo baluardo di difesa e fu probabilmente
luogo di prigione e di tortura.
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Entrandovi da un foro praticato nel 1770, ci si trova in un locale quadrato, altissimo, senza porta, senza finestre
con solo una botola in alto, che conferma l’impressione di un luogo di crudele tormento.
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Dice infatti la tradizione che, praticato il foro, si trovassero ammonticchiate sul fondo ossa umane per l’altezza di due metri.
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Addossata alla cinta meridionale sorge la “Casa del Capitano”: abitazione medioevale che ospitava la guarnigione di presidio.
A pianterreno la sala detta del “corpo di guardia” con due navate e soffitto a crociera sostenuto da archi poggianti su pilastri in pietra.
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Alle pareti armi di offesa e difesa dei soldati scaligeri, armature intere,
una mazza ferrata e due rozzi giacigli per i soldati.
Conservazione:
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Dal 1889 Giulio Camuzzoni, bisnonno dell'attuale proprietaria, iniziò un minuzioso restauro in cui profuse ingenti energie e capitali e tuttora l'attuale proprietaria
continua la cura del Castello.
Storia:
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Come risulta da un diploma di Federico Barbarossa, i primi feudatari del castello furono i Sambonifacio che lo tennero fino agli inizi del duecento.
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Nel 1226 il fortilizio passò a Ezzelino da Romano, per diventare, nel 1237, proprietà della famiglia feudale dei Greppi.
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Nel 1271 Mastino I della Scala conquistò il castello.
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Il 19 aprile 1338 Rolando de’ Rossi da Parma, generale delle truppe fiorentine alleate dei Veneziani, si impossessò per breve tempo della Rocca.
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Dopo durissima lotta, nella quale perirono oltre quattrocento soldati scaligeri, il Castello fu ripreso da Mastino II della Scala, che nel 1369 lo restaurò e nel
1375 lo rafforzò con la costruzione della grande cinta muraria che circonda l’abitato.
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Sotto la dominazione degli Scaligeri il fortilizio, per la posizione strategica, crebbe d’importanza.
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Con la caduta della Signoria Scaligera nel 1387, il Castello di Soave passò in possesso di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, il quale vi pose, quale suo
rappresentante, Balzarino da Pusterla.
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Nel 1404 ai Visconti successero nel dominio del castello i da Carrara signori di Padova.
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Il 23 giugno 1405 la Repubblica di Venezia occupò il castello.
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Nel 1439 i Visconti di Milano capitanati da Niccolò Piccinino ripresero il
Castello.
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Nel 1509 l’esercito della Lega di Cambrai, al comando dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo, vinse la resistenza della fortezza.
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Nel settembre del 1510 il popolo di Soave, capeggiato da Antonio Marogna, si sollevò e consegnò la fortezza ai Veneziani.
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Il 3 agosto 1511 i soldati tedeschi ripresero la fortezza incendiando il paese
e passando a fil di spada 366 Soavesi.
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Nello stesso anno una nuova sommossa fu condotta dal conte Guido da Rangone che prese possesso del Castello di Soave a nome della Repubblica di Venezia, a cui seguì
un periodo di generale serenità.
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Nell'anno 1696 il Castello, con i terreni annessi, passò in proprietà al Nobile Francesco Gritti, la cui famiglia lo aveva in affitto a partire dall'anno 1556, iniziando il dominio privato del Castello di Soave.
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Per linea femminile il Castello passa agli eredi della famiglia Gritti, dai quali nel 1830 lo acquista l'Avv.to Antonio Cristani, nonno materno di Giulio Camuzzoni,
bisnonno dell'attuale proprietaria, il quale si dedicò ad un minuzioso restauro in cui profuse ingenti energie e capitali.
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Tuttora la proprietà continua la cura del Castello.
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