Isola del Trimelone
Brenzone sul Garda
Regione Veneto
Provincia di Verona
Comune di Brenzone sul Garda
Documentazione fotografica :
Descrizione
Tipologia:
- Isola fortificata - parco naturalistico tutelato
Origini:
-
Nel X secolo, al tempo delle invasioni degli Ungari, contadini e pescatori vi si rifugiarono e lì costruirono una sorta di fortezza, che fu distrutta dalle truppe di
Federico Barbarossa nel 1158 e fu poi ricostruita dai Della Scala.
Struttura:
-
Gli edifici militari ancora in essere includono la vecchia caserma, il forte e il porto.
Conservazione:
-
La struttura è completamente dismessa.
Storia:
-
L’isola di Trimelone è una piccola isola di fronte ad Assenza di Brenzone, apparentemente insignificante, ma in realtà protagonista di avvenimenti storici, soprattutto
nel corso del ‘900.
-
Nel X secolo, al tempo delle invasioni degli Ungari, contadini e pescatori vi si rifugiarono e lì costruirono una sorta di fortezza, che fu distrutta dalle truppe di
Federico Barbarossa nel 1158 e poi ricostruita dai Della Scala.
-
Negli anni precedenti la “Grande Guerra” per la sua posizione tattica sul confine con l’Impero austro-ungarico che correva all’altezza di Navene, fu un
distaccamento militare per alpini, fanti e bersaglieri armato di due cannoni.
-
Durante la Grande Guerra l'isola cambiò mano molte volte e Riva del Garda, rimasta austro-ungarica, fu bombardata dal Trimelone.
-
Nel 1930, terminata la guerra, un’azienda bresciana la trasformò in cantiere per la lavorazione dei residuati bellici.
-
Benito Mussolini vi si recò il marzo 1945 ed ebbe una discussione violenta con il giornalista e pittore Ivanoe Fossani.
-
Al temine della Seconda Guerra Mondiale, soldati della Wermacht, reparti italiani ed americani vi riversarono armi ed esplosivi, rendendo la zona attorno all’isola
una vera e propria discarica di guerra.
-
Dall'isola non messa in sicurezza e lasciata incustodita, diverse tonnellate di materiale esplosivo furono rubate e ammucchiate in ambienti lungo la costa, sin quando
il 5 ottobre 1954 gli abitanti di Brenzone furono svegliati di soprassalto da un'esplosione violenta poco prima di mezzanotte e per tre giorni vi furono sequenze di
esplosioni che distrussero parte del paese.
-
Come rimedio a ciò gli esplosivi depositati sull'isola furono gettati nel lago.
-
Da allora, fu previsto di sanificare la zona, ma per mancanza di denaro, l'operazione non ebbe mai luogo e ancora si sentono detonazioni di mine, innescate da sole.
-
È quindi severamente vietato avvicinarsi all'isola.
-
Il Comune di Brenzone negli anni ’60 acquistò l’isola dallo Stato per 800mila lire.
-
Lo Stato accettò l’offerta a patto che il luogo fosse convertito in oasi naturale e adibito ad uso pubblico.
-
Da allora sono state molteplici le proposte ed i progetti per utilizzare l’isola di Trimelone ma le difficoltà a reperire i fondi necessari alla bonifica dell’isolotto
hanno impedito che le opere prendessero avvio.
-
In tempi recenti i sub dell’Arma hanno scoperto e rimosso 24,700 ordigni esplosivi nella fascia di profondità tra i 10 e i 40 metri, tra cui bombe, granate e spolette,
tavolette di plastico e parecchio T4.
-
Una serie di accertamenti sono stati disposti dalla magistratura per verificare se l’esplosivo recuperato abbia delle analogie con quello utilizzato per le stragi nere
che dal ’68 in poi hanno insanguinato l’Italia, compresa quella di Bologna.
-
Alcuni esponenti dei Nar (Nuclei Armati Rivoluzionari) hanno rivelato che i primi ad indicare i fondali intorno all’isola Di Trimelone, sarebbero stati alcuni vecchi
aderenti alla Repubblica di Salò che avevano seguito l’esercito hitleriano in ritirata verso il Brennero.
-
Le bombe ed i proiettili vennero recuperati da alcuni appartenenti al gruppo terroristico e l’ipotesi è che questi ne utilizzarono il contenuto per compiere attentati
come quello del 28 maggio 1974 in piazza della Loggia a Brescia e del 4 agosto dello stesso anno sul treno Italicus.
-
Oggi l’isola di Trimelone è un’oasi ambientale, la Società botanica italiana ha classificato sull’isola pioppi, oleandri, seneci, sambuchi, rovi e vi trovano rifugio
numerosi gabbiani e cormorani che qui nidificano indisturbati.
Sull'isola sono ancora ben visibili alcuni edifici militari: la caserma, il fortino ed un piccolo porto ormai smantellato.
-
Vige il divieto di sbarco, di attracco, di pesca e di avvicinamento vista la pericolosità del sito, dove resta stoccata ancora una quantità notevole di materiale bellico.
-
All'inizio del 2005, la bonificazione è stata avviata grazie alle finanze della provincia di Verona, delle banche e della città di Brenzone.
-
Fino a maggio 2006 sono state raccolte 26.000 bombe, ma il recupero si è rivelato pericoloso perché molti degli esplosivi sono in uno stato di instabilità.
-
Nel 2019 i palombari della Marina Militare, tramite sensori ferromagnetici, hanno bonificato una parte di fondale rimuovendo oltre 1.000 ordigni esplosivi e quasi
70 proiettili.
-
Esiste una proposta di valorizzazione dell’isola e del suo habitat, che vorrebbe realizzare un acquario naturale e un centro di studi ittici.
-
Nella riconversione, ancora lontana, di questi spazi a luogo pubblico e oasi naturalistica, si prevedono anche un museo e un tunnel subacqueo a cui accedere a piedi
oppure in bici.
-
Trimelone e il suo circondario acqueo, sono divenuti un parco naturalistico tutelato.
Ritorna
go to Home
Testi e fotografie sono tutelati dalle norme sul Diritto d'Autore.
L'autore pertanto mantiene il diritto esclusivo di pubblicare le opere e di utilizzare economicamente le stesse in ogni forma e modo, originale o derivato.