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Castello di Buronzo
Regione Piemonte
Provincia di Vercelli
Comune di Buronzo
Documentazione fotografica
Il castello vero e proprio - la "Rocca"
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La porta d'accesso al "ricetto".
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L'interno della fortificazione o ricetto.
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La porta d'accesso alla rocca.
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L'interno della rocca.
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Disegno di Davide Casagrande: rievoca le fasi di vita del castello nel momento del suo splendore.
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Vista del lato interno della rocca.
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Particolare di una "Casaforte" all'interno del ricetto.
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Le mura esterne e le caseforti del ricetto sul lato Est.
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Descrizione
Tipologia:
- Piccola cittadella fortificata.
Struttura:
-
Il castello di Buronzo si erge su una piccola altura in mezzo alla piana dell'alto vercellese, al centro della Baraggia.
-
Più che di un castello vero e proprio, si tratta di un insieme di costruzioni "caseforti", atte a creare una sorta di ricetto signorile o piccola cittadella fortificata.
Conservazione:
- In buono stato di conservazione
Storia:
-
Nel 1039 l'imperatore Corrado II investe il feudatario Guala di Casalvolone confermandogli la pertinenza dei possessi signorili.
-
Nel 1152, Federico Barbarossa conferma a Gualone di Casalvolone i vecchi possedimenti e gli concede il diritto di esigere tributi per la manutenzione e l'ampliamento
delle fortificazioni del borgo.
-
Nel XII secolo i Casalvolone si dividono in tre rami, tra i quali assume rilievo quello dei Buronzo.
-
Nei secoli successivi tale famiglia nobiliare assume sempre maggior forza patrimoniale, e nel secolo successivo si divide in sette colonnellati, corrispondenti a distinti
ceppi familiari, che non si separano, ma decidono di convivere nel "castello" adottando regole di organizzazione comuni e statuti atti a favorire la conservazione
unitaria del patrimonio a loro tramandato.
-
Di qui la struttura consortile o di ricetto signorile assunta dal borgo, dove le varie caseforti concorrono a strutturare le fortificazioni verso l’esterno.
-
Nel corso del XIV secolo e sino alle prime decadi del XV secolo, stante la rilevanza strategica assunta dal borgo, i Buronzo si trovano al centro di sanguinose guerre
tra i Visconti, i Savoia ed i marchesi del Monferrato.
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Solo nel 1427 con il definitivo passaggio di Vercelli e del suo distretto ai Savoia, Buronzo conosce un periodo di pace e di nuova prosperità.
-
Nello sviluppo delle strutture del castello si possono individuare tre fasi.
- La prima struttura architettonica si colloca, tra il XII ed il XIII secolo, come testimonia la torre che i recenti restauri hanno riportato in evidenza.
- Tra il XIV ed il XV secolo si assiste allo sviluppo della struttura del ricetto signorile, con la costruzione di una seconda linea difensiva risalgono a tale
periodo la massiccia rocca in laterizio - in parte superstite – che si caratterizza per le eleganti bifore impreziosite da bacini in maiolica di provenienza
iberica.
- Allo stesso periodo risale la torre-porta che ha mantenuto parzialmente l'aspetto di quel tempo.
- Dopo il passaggio di Buronzo sotto il dominio dei Savoia e del conseguente lungo periodo di prosperità, si assiste all'ammodernamento ed all'ampliamento
delle edificazioni presenti sull'altura sino ad assumere quella fisionomia che si è poi mantenuta nel tempo.
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I Buronzo si dimostrano attenti alle novità artistiche e culturali che segnano il Rinascimento e poi il Barocco.
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Nel XVII secolo si assiste a ristrutturazioni di un'ampia parte del castello e prendono vita saloni abbelliti da eleganti soffitti a cassettone, ornati da fasce ad
affresco contenenti imprese che manifestano una raffinata cultura letteraria.
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Nel Settecento ha luogo un ampio rifacimento della zona antistante la torre-porta, con l'edificazione di una nuova chiesa (1703) al posto della vecchia cappella castrense
della quale si conserva la dedicazione a Sant'Abbondio.
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Dopo un successivo lungo periodo di decadenza, per iniziativa del Comune di Buronzo e del Consorzio di bonifica della Baraggia, grazie fondi strutturali stanziati
dall'Unione Europea e che la Regione Piemonte ha destinato a tale progetto, il castello è stato ed è oggetto di un accurato recupero.
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