La Lomellina
Castello Sangiuliani
Regione Lombardia
Provincia di Pavia
Comune di Mede
- Entità territoriale della Lomellina -
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Epoca di costruzione: sec. XIV
Struttura:
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Non è oggi possibile definire con chiarezza l'impianto dell'edificio.
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Del castello Sangiullani rimangono dei frammenti su cui si sono stratificati centinaia di anni di demolizioni, ricostruzioni, restauri
e ristrutturazioni.
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Ne permane l'ossatura essenziale dell'alzato, una cortina rossa di mattoni su cui l'unico elemento decorativo sono le sottili cornicette in cotto intorno alle arcate delle aperture,
il ricamo delle file di triangoli a vertice ribassato del cornicione e una torre di fattura più recente, forse edificata su una antica struttura.
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Nelle murature esterne sono ancora visibili varie finestre archiacute (alcune occluse).
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Significativa è la base scarpata della costruzione, specchio della sua origine militare.
Conservazione:
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L'edificio, notevolmente degradato, è ormai solo un pallido ricordo del castello che doveva aver avuto una certa importanza in epoca medievale.
Storia:
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Il castello, come l'attigua chiesa dei Santi Marziano e Martino, fu uno dei fulcri economici, politici, religiosi della Lomellina, uno era sede dei conti palatini, l'altro dominò, secondo la regola di San Benedetto, un territorio contribuendo alla sua trasformazione economica.
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Nel 1466 risiedevano nel castello i conti Zaccaria.
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Nel 1721 il castello con parti del feudo di Mede passò ai Sangiuliani.
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Nel 1733 il castello fu acquisito dalla Congregazione rurale della Provincia Lomellina,
di cui una parte fu adibita a sede delle adunanze dei Consiglieri della Congregazione e
una parte fu usata come carcere.
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Nel 1789 il castello venne posto in vendita, ma l'asta andò deserta.
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Il 18 maggio 1793 il castello fu acquistato dal conte Ruffino Guizzardi di Mede.
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Il 5 dicembre 1821 gli eredi Guizzardi vendettero il Castello a Mario Corsi.
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Nel 1858 passò a Luigi, Giovanni Battista e Vicenzina Biglieri.
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Alla fine dell'Ottocento con la costruzione della piazza Vittorio Emanuele e dei relativi palazzi, la mole imponente del Castello fu inglobata nel lato ovest in una
struttura abitativa.
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All'inizio del XX secolo il castello fu adibito ad "Albergo" e l'ala sud demolita e trasformata in palazzo di tre piani.
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Nel 1920 , su progetto dell'architetto Mina, si aggiunsero alla struttura la loggetta e la merlatura, furono rifatti tutti i solai dell'ala dell'angolo nord ovest e la relativa muratura esterna, fu chiuso il portico interno al piano terra, nella torre d'angolo venne ricavata una scuderia.
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Nel 1942 l'edificio venne vincolato ai sensi della legge 1089.
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Nel 1985 la proprietà fu ulteriormente frazionata e nel cortile le tettoie divennero box.
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Nel 1996 il Comune di Mede acquistò il Castello per trasformarlo nella nuova sede della Biblioteca Comunale e dei Musei Civici.
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