Castello di Pedenale
Regione Lombardia
Provincia di Sondrio
Comune di Mazzo di Valtellina
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
-
Contrada fortificata e Castello
Origini:
-
Costruiti nei dintorni del XII secolo come parte del complesso sistema difensivo posto a guardia delle vie che conducevano al Passo del Mortirolo.
Struttura:
-
Pedenale, contrada un tempo fortificata nella quale non ci si poteva muovere che a piedi (onde Pedenale).
-
La torre (secolo XII), ciò che rimane del castello, ha pianta quadrangolare e si sviluppa su quattro piani, come per altre fortificazioni presenti sul territorio,
nelle mura sono state ricavate feritoie e finestre aventi scopo difensivo.
-
Attorno ad essa un alto muro su cui si apre una porta, unico residuo dell’antica contrada fortificata.
Conservazione:
-
La torre (secolo XII) ben conservata ed un alto muro su cui si apre una porta è ciò che rimane dell’importante complesso.
Storia:
-
Le prime testimonianze scritte su Mazzo di Valtellina risalgono al 795, dove veniva citata dall’imperatore dei Franchi Lotario la presenza dell’omonima pieve, estesa
da Sernio a Sondalo.
-
Collocata nei boschi sopra Mazzo di Valtellina, la contrada fortificata di Pedenale è un esempio del complesso sistema difensivo posto a guardia delle vie che
conducevano al Passo del Mortirolo.
-
La torre di Pedenale, che si erge su un poggio che domina l'abitato di Mazzo, con tutta probabilità era parte di un castello simile a quello di Bellaguarda, e posto
anch'esso a presidio dell'importante via del Mortirolo, per la quale passavano importanti commerci fra Venezia ed il centro Europa.
-
Su questa struttura e sulla Pieve di Mazzo si legge nella “Guida alla Valtellina”:
- “Questo castello, al suo primo comparire, fece molto parlare di sé; e intorno a lui, per molti anni, ci fu un grande strepito di armi e armati".
-
Dopo il mille, sulla Pieve di Mazzo, come pure su molte altre terre dell'Alta Valtellina, la curia di Como pretendeva diritti feudali, e cercava di farli valere alla
meglio.
-
Enrico IV di Franconia, ignorando le pretese della curia, investì di questi diritti la famiglia Venosta che deteneva i feudi di Valle Venosta e di Valle di Matsch e di
terre tirolesi intorno allo Stelvio.
-
I nuovi infeudati si impadronirono subito delle rocche e dei luoghi fortificati dell'Alta Valtellina, eressero i castelli di Serravalle, di Boffalora e di Pedenale.
-
La curia vescovile di Como si oppose lungamente con proteste verbali e poi venne alle armi.
-
Il vescovo Ardizzone mosse guerra ad Artuico di Venosta e fece porre l'assedio al castello di Pedenale, ma la lotta durò parecchi anni con diversa fortuna.
-
Nell'anno 1150 si divenne a una pace, in cui il vescovo lasciò che Artuico si tenesse il castello di Pedenale, concedendo al vescovo alcune terre e lasciando a
decisioni future altre questioni ancora in sospeso.
-
Dopo questa pace, il castello ebbe per molti secoli una vita tranquilla finché, non più strategico, venne abbandonato e si ridusse a quanto oggi vediamo.
Ritorna
go to Home
Testi e fotografie sono tutelati dalle norme sul Diritto d'Autore.
L'autore pertanto mantiene il diritto esclusivo di pubblicare le opere e di utilizzare economicamente le stesse in ogni forma e modo, originale o derivato.