Castello della Torricella
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Reggio Emilia
Comune di Scandiano
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Edificato dopo il 1335 dalla famiglia dei Da Fogliano sulle colline soprastanti la frazione di Ventoso.
Struttura:
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L'attuale complesso edilizio, tutto circondato di mura, è composto dalla porta o torre d'ingresso, dall'antico corpo di guardia, da un rustico ottocentesco adibito
a scuderia e fienile, dalla torre medievale e dall'oratorio che serve da cappella funeraria della nobile famiglia Cugini.
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L'antico castello feudale era cinto di mura al cui interno si trovavano tre piccole abitazioni.
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La torre in sasso constava di tre ambienti, l'uno sovrapposto all'altro: il primo ad uso di scuderia, gli altri due utilizzati come camere.
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L’accesso è posto sul lato ovest con ancora i due ingressi originali: uno carraio e uno pedonale, anticamente dotati di ponte levatoio, di cui si vedono gli scassi
dei bolzoni.
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A lato sorge l'antico corpo di guardia, restaurato nei primi del Novecento.
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Il nucleo principale è costituito dalla villa di forma quadrangolare, costruita su due livelli, più un sottotetto e un’altana centrale.
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Al primo piano, o piano nobile, il corpo della villa è collegato all'antica torre, unico elemento superstite delle costruzioni che sorgevano in origine nella parte
centrale del castello.
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La decorazione degli ambienti è sobria e misurata e presenta gli stemmi delle famiglie imparentate con i Cugini, gli attuali proprietari della struttura.
Conservazione:
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Un restauro ottocentesco ha trasformato il castello in una villa a pianta quadrangolare.
Storia:
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Edificato dopo il 1335 dalla famiglia dei Da Fogliano sulle colline soprastanti la frazione di Ventoso.
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Il castello compare nelle cronache di Reggio Emilia dell'anno 1341, quando i Gonzaga, signori della città, occuparono e devastarono i castelli e le terre dei loro nemici
"Da Fogliano", tra cui anche la Torricella.
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Nel 1423, il marchese Niccolò III d'Este investì Feltrino Boiardo dei castelli di Gesso di Malapresa e di Torricella, insieme con le rocche e le terre di Scandiano e
Arceto.
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Nel 1446 è documentata la costruzione del palazzo del castello di Torricella ad opera di Feltrino Boiardo, dove la tradizione vuole che il nipote Matteo Maria Boiardo
abbia composto gran parte del suo celebre poema cavalleresco Orlando Innamorato.
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La ricostruzione ottocentesca ad opera di Cesare Costa (architetto modenese) lo ha rimodellato nelle sembianze originarie di fortificazione medievale, come dimostra il
portale d'ingresso che si conclude con un apparato sporgente a beccatelli.
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Nel novembre 1863, il Comune di Scandiano vende il castello alla Contessa Vittoria Rangone Testi, moglie dell'Avvocato Prospero Cugini, che ne affidò la ristrutturazione
all'architetto reggiano Pietro Marchelli.
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