Castello di San Polo d'Enza
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Reggio Emilia
Comune di San Polo d'Enza
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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La data di fondazione non si conosce con esattezza a causa della mancanza di documentazione ufficiale ma si può supporre che sia stato costruito in un periodo
posteriore a quello di fondazione della Pieve di S. Pietro in Caviano (980 d.C.).
Struttura:
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Insieme alla Chiesa del Castello e alla Torre dell’Orologio, il Castello di San Polo d’Enza rappresenta il nucleo medievale del paese.
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La Rocca si innalza sovrastando il borgo medievale.
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È perfettamente conservato il quattrocentesco torrione, anche chiamato Torre dell'Orologio, che rappresenta l'ingresso al castello
al quale si accede attraverso due porte ad arco acuto, una maggiore per i carriaggi e una minore per i pedoni.
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Fu edificata all'interno della Rocca, una cappella dedicata a S. Paolo, che diede poi il nome al "Castrum Sancti Pauli".
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La rocca risultava circondata da fossati molto profondi, era provvista di cinta, di torri, di ponte levatoio.
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L'area del castello raggiungeva dimensioni notevoli poiché oltre alla rocca vera e propria, una cinta di mura esterne racchiudevano diverse torri, abitazioni e
la cappella dei Marchesi con l'attigua Chiesa del Santissimo Sacramento.
Conservazione:
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Il nucleo architettonico più rappresentativo è ancora oggi quello del Castello, attuale sede municipale.
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Il torrione dell’orologio, risalente al Quattrocento, è integro.
Storia:
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La Pieve, originario punto di connessione dell’antica strada pedemontana con la valle dell’Enza non era adeguata alla difesa della popolazione ed al controllo
del traffico commerciale e militare, perciò la necessità di costruire un edificio fortificato.
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Dalla sua fondazione il Castello fu di proprietà dei Canossa.
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Nel 1092 l’imperatore Enrico IV vi sostò prima dello scontro con le truppe di Matilde.
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Dopo la morte della Contessa (1115) il controllo del Castello venne conteso fra il Comune di Reggio Emilia, quello di Parma e le famiglie feudali della zona.
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A prevalere fu la città di Reggio, il cui Podestà predispose la distruzione del Castello come dimostrazione di forza verso gli abitanti restii ad accettare la sua
autorità.
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Tra il 1296 e il 1297 il Castello passò in mano ai parmigiani che lo comprarono da Azzolino Canossa in cambio della cittadinanza di Parma.
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Nei successivi cinque secoli si alternarono diversi personaggi esponenti delle famiglie signorili: Canossa, Contrari, Gonzaga, Estensi, Fogliani, Gherardini, spesso
sotto l’influenza degli Este.
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Nel Seicento, durante la signoria dei Gherardini da Verona, il Castello fu soggetto ad alcuni interventi di ristrutturazione che lo trasformarono in dimora signorile
e ne rinnovarono i fossati, il sistema di canali circostanti, il ponte levatoio carraio, quello pedonale, la torre e le mura.
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Dal 1796 il Castello fu gestito dal Comune di San Polo, diventandone la sede.
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Nel 1803 quando la nuova legge della Repubblica italiana restituisce le proprietà ai proprietari di un tempo, il castello fu restituito alla famiglia Gherardini
che lo gestì fino al 1884 quando la comunità sampolese lo riacquistò per 14.000 lire.
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Nell’estate del 1978, iniziati i lavori di recupero della Rocca, si scoprì che l’edificio aveva subito interventi del tutto arbitrari e inappropriati e che gli
adattamenti erano conseguenza dei diversi usi che la Rocca aveva subito per adattarsi alle svariate funzioni assegnateli: sede di Pretura, scuola elementare, uffici
pubblici, magazzini.
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