Castello di Casalgrande Alto
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Reggio Emilia
Comune di Casalgrande
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Si pensa che l’origine della costruzione possa essere una torre di guardia inglobata nel castello al momento della sua edificazione.
- Così lo descrive il Governatore di Sassuolo Paolo Brusantini:
- “Il terzo Castello di Casalgrande ove si trova una Rocca antica sita molto opportunamente per tirare innanzi una deliziosa abitazione per avere luogo capace
di questo, di bellissima vista et buonissima aria…”.
Struttura:
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Già al tempo della famiglia Boiardo, il Castello era circondato da un fossato ed aveva una pianta a forma ellittica, che racchiudeva un'ampia piazza,
alla quale si accedeva attraverso il ponte levatoio ed era difeso da un'alta torre di guardia che dominava la pianura sottostante.
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Il castello aveva poi altre quattro torri minori, due ai lati della rocca e due ai lati della torre d'ingresso.
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Ciò che rimane del castello è rappresentato da una corte rurale quattrocentesca, di forma ellittica, con strutture in parte destinate ad uso residenziale militare
e in parte ad uso agricolo.
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La residenza fortificata è provvista di due torri quadrate con piombatoi, collegate da un corpo centrale.
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Il torrione d’ingresso possiede resti di merlature ed un portale provvisto di piombatoi e scassi per i ponte levatoio carraio e pedonale.
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Al centro del torrione, attraverso il quale si accede all’ampio cortile con il pozzo, è murato uno stemma corroso.
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Questo torrione era anticamente dotato di campana, ora posta sulla torre della chiesa parrocchiale, che aveva il compito di avvisare gli abitanti del “castrum”
dei pericoli imminenti.
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All'esterno, lungo l’antico sentiero di accesso al borgo sottostante, si trova l’Oratorio di San Sebastiano, innalzato nel 1479.
Conservazione:
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La parte di proprietà comunale ed è stata ristrutturata a seguito del sisma del 1983 e si presenta in buone condizioni.
Storia:
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Il Castello di Casalgrande sorge sui colli a lato del paese e un tempo era il centro della vita economica e sociale di esso.
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Fondato probabilmente nel XIII secolo, deve le sue origini alla famiglia dei Guidelli, signori del luogo, che lo ampliano e lo governano per tutto il secolo.
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Nel 1335 passa alla famiglia Fogliani, i cui membri se lo contengono per oltre 70 anni.
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Nel 1409 è espugnato da Nicolò d’Este, intenzionato a punire l’alleanza di Carlo Fogliani con il proprio avversario Otto Terzi.
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Nel 1413 Nicolò d’Este dona il castello ad Alberto della Sala.
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Nel 1444 gli Estensi si riappropriano di Casalgrande.
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Nel 1452, Borso d'Este, Duca di Ferrara, lo da in feudo a Feltrino Boiardo, signore di Scandiano.
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Il 15 novembre 1557 il castello viene assediato dalle truppe spagnole capeggiate dal Farnese che, favorito da un casuale incendio scoppiato tra le munizioni interne,
riesce ad espugnare ed incendiare l’ormai indifesa fortificazione.
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Nel 1560, il Conte Ottavio I Thiene, signore di Scandiano, ordina la ricostruzione del Castello, del borgo e dell’oratorio, che è ricostruito fuori le mura del Castello,
dove si trova acora oggi.
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Nel 1622 il castello passa ai Bentivoglio.
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Nel 1643 torna agli Este.
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Nel 1750 viene infeudato al Marchese Gian Battista de’ Mari e alla sua morte senza eredi il feudo di Casalgrande ritorna alla Camera Ducale.
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Nel 1782 viene acquistato da Giovanni Grulli e da questi ceduto a Taddeo Croci per la metà del prezzo pagato.
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Oggi il Comune possiede la porta di Levante ed il Torrione del Pretorio, mentre i proprietari delle costruzioni appartenenti al castello ed al borgo di Casalgrande
sono i membri della famiglia Grimaldi.
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