Castello di Rossena
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Reggio Emilia
Comune di Canossa
Documentazione fotografica
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Panoramica di Rossena e Rossenella
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Il castello fu costruito nel 960 con il preciso intento di creare una roccaforte a difesa della struttura di Canossa, sede principale del potere, situata a circa
2 chilometri di distanza.
Struttura:
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Posto sui colli dell’Emilia-Romagna, il Castello di Rossena edificato nel 960 dal conte Adalberto Atto, bisnonno di Matilde di Canossa, è un gioiello
architettonico straordinario e a differenza di altri castelli trasformati in residenze, ha mantenuto l'aspetto originario di bastione difensivo.
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Al Castello di Rossena si accede attraverso un arco di pietra, dopo una breve salita.
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Il castello si sviluppa principalmente su tre livelli:
- il livello della "sala d'Armi" comprendente le prigioni, la sala d'Armi, il refettorio e la cisterna, collegati tra loro
da percorsi irregolari di scalini in pietra e laterizio;
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il livello "piazza d'Armi" comprendente il nucleo originario del sistema difensivo, con la piazza delimitata a nord ed ad est
dall'edificio.
Le strutture che si sviluppano a questo livello sono ampie ed è riconoscibile l'ambiente interno del mastio al quale si accede attraverso un
portale risalente al XIX secolo costruito in laterizio.
In numerose sale, dopo in recente restauro, sono state rinvenute decorazioni su intonaco risalenti
alla seconda metà del 1700.
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Il terzo livello, al quale si accede attraverso un passaggio ricavato nella muratura del mastio è meno ricco di testimonianze
fatta eccezione del portale in pietra che conclude il tragitto.
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Il Mastio risale al X secolo ed è tipologicamente simile alla dirimpettaia torre di Rossenella che sorge isolata su un picco roccioso e con essa probabilmente
formavano due torri costruite a difesa dell'accesso al castello di Canossa posto più a monte.
Il Mastio mantiene invariato il proprio ruolo militare fino
alla seconda metà del secolo XVIII, periodo nel quale fu trasformato in residenza; testimoniano questo passaggio le iscrizioni e l'apparato decorativo rinvenuti
in alcuni ambienti in occasione del recente restauro.
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Ricco di sorprese e situato in un luogo parzialmente isolato, il fascino del Castello di Rossena è ulteriormente rafforzato dalla presenza di passaggi segreti
tuttora inesplorati.
Conservazione:
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Il complesso è perfettamente conservato, sia per motivi storici, che per merito dell'importante intervento di restauro sugli esterni
e nelle stanze interne, effettuato nel 1999 con oltre 2 milioni di Euro, finanziati dallo Stato Italiano.
Storia:
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Intorno al 960 il conte Adalberto Atto, bisnonno di Matilde di Canossa, fa costruire il Castello di Rossena come parte di una struttura difensiva comprendente vari
castelli e torri della zona.
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L’architettura del luogo fu progettata dai maggiori esperti di strategia militare del periodo, con lo scopo di rendere la rocca davvero inespugnabile.
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Il castello fu costruito con il preciso intento di diventare una roccaforte a difesa della struttura di Canossa, sede principale del potere, situata
in posizione più elevata a circa 2 chilometri di distanza.
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Alla morte di Matilde di Canossa l’antico castello passò di mano in mano fra i principali esponenti della nobiltà e dell’aristocrazia italiana e internazionale.
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Fra le famiglie che ne sono state proprietarie spicca la casata dei Da Correggio, che lo inserirono con termini pieni di elogi nell’inventario dei propri beni.
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Nel XVIII secolo passò all’influente famiglia Farnese, duchi di Parma e Piacenza.
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Dopo la caduta di Napoleone, la sua consorte Maria Luisa d'Asburgo-Lorena ne ottenne la proprietà.
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Nel 1847 il castello di Rossena passa al Ducato di Modena e Reggio Emilia, retto dalla famiglia d'Este.
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Nel 1871 messo in vendita è ceduto al Conte Luigi Ratti Opizzoni e successivamente alla sua famiglia.
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Oggi il maniero è meta di frequenti convegni, master, cerimonie, seminari con ospiti da tutta l’Italia.
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È possibile pernottare nel Castello di Rossena in un Ostello con 54 posti letto.
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