Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio
Regione Umbria
Provincia di Perugia
Comune di Città di Castello
Documentazione fotografica
Città di Castello - Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio;
facciata del Seicento incompiuta, sul lato sinistro si intravvede la torre civica
Città di Castello - Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio; lato sinistro:
Portale gotico con bassorilievi e scala settecentesca
Città di Castello - Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio; Campanile romanico cilindrico
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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La primitiva Cattedrale fu costruita sulle rovine di un tempio pagano “patrono” di Tifernum Tiberinum, attuale Città di Castello, eretto da Plinio il Giovane.
Struttura:
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La pianta della basilica è a croce latina, ad unica navata con cappelle laterali.
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Il soffitto a cassettoni con cornici, fregi e rosoni è opera di maestranze locali, risalenti alla fine del XVII secolo.
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Il pavimento e il battistero furono realizzati nella prima metà dell’Ottocento dai maestri pisani di Colo.
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All'esterno la facciata del Seicento si presenta incompiuta, mentre il lato nord è impreziosito da un ricco portale gotico con bassorilievi (prima metà del XIV secolo),
preceduto da una scala settecentesca opera di Venanzio Righi.
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Nel coro sono affrescati episodi della vita di san Florido, mentre gli stalli lignei risalgono alla fine del XVI secolo e sono opera di Raffaellino del Colle.
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L'altare maggiore è della fine del Settecento, ricostruzione di quello precedente distrutto dal terremoto che fece rovinare la cupola sopra l'altare.
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Una scala conduce alla cripta, chiamata anche chiesa inferiore (del XV secolo), ove sono custodite le reliquie dei santi titolari della cattedrale.
La cripta conserva il cranio di San Crescentino e anche la statua della Madonna nera di Città di Castello: particolarità di questa Madonna è che, invece di avere
fra le braccia il bambin Gesù, tiene nella mano sinistra un'altra donna più piccola, che regge in mano una sfera; inoltre la Madonna porta in testa una corona
assomigliante ad una tiara (tipica dei papi).
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Affianca la chiesa un campanile romanico cilindrico con una circonferenza esterna di m. 7, interna di m. 4,50 ed una altezza di m. 43,50 che termina con un coronamento
a cono in cui è ubicata la cella campanaria ospitante 3 campane.
Conservazione:
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In ottimo stato di conservazione
Storia:
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La primitiva Cattedrale fu costruita, secondo la tradizione, sulle rovine di un tempio pagano “patrono” di Tifernum Tiberinum, attuale Città di Castello, eretto da
Plinio il Giovane.
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La prima cattedrale cittadina, dedicata a santo Stefano, fu distrutta dall'esercito goto di Totila verso la metà del VI secolo.
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Il nuovo edificio, ricostruito su iniziativa del vescovo Florido, fu inaugurato all'inizio del VII secolo e dedicato a san Lorenzo.
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Caduto in rovina, fu restaurato nella prima metà dell'XI secolo e consacrato a san Florido, patrono della città, il 22 agosto 1012.
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Nel 1450 la cripta della chiesa, edificata in questo periodo, accolse le reliquie dei santi Florido e Amanzio.
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Nel 1494 un terremoto distrusse parte della chiesa e fu necessario un restauro che portò ad una nuova consacrazione il 22 agosto 1529, al nome di Florido
e in questa occasione si aggiunse anche quello di sant'Amanzio.
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Nel 1738 un secondo terremoto fece crollare la cupola della cattedrale e le
macerie distrussero l’altare dove si trovavano le spoglie dei santi.
L’urna che le conteneva restò illesa, fatto interpretato come intervento miracoloso del santo.
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La cupola fu ricostruita alla fine del Settecento su progetto di Tommaso Catrani.
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