Castello di Vespolate
Regione Piemonte
Provincia di Novara
Comune di Vespolate
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Struttura:
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Il castello di Vespolate è un complesso fortificato medioevale, di esistenza testimoniata a partire dal 1053, che costituisce l'attuale centro storico del paese.
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Si estende su una superficie di circa un ettaro ed era interamente circondato da un fossato.
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Il complesso era costruito come Ricetto e composto, oltre che dal castello, una possente rocca, da una serie di casette utilizzate dal popolo come magazzini per riporre
i grani ed il vino.
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La struttura, risalente tra il XIV ed il XVI secolo, ha subito ampie trasformazioni che ne hanno stravolto l'antico impianto medioevale, di esso si conserva in buono
stato solo la rocca, oggi di proprietà privata.
Conservazione:
- Il castello ampiamente rifatto, si presenta a pianta quadrata di fattura grezza e privo di ornamenti, con un alto torrione arricchito da archetti pensili,
finestrelle e feritoie.
Storia:
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All'inizio dell'XI secolo Vespolate era una "curtis" retta dal conte di Pombia Uberto I e del vassallo episcopale Ugo Guala.
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Nel 1025 l'imperatore Corrado II il Salico confiscò il borgo e ne donò il possesso al vescovo di Novara Pietro III.
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Il Castello di Vespolate venne eretto in questo periodo, ma notizie certe della sua esistenza si hanno a partire dal 1053 quando la Contessa Adelaide, figlia del
Conte di Parma e vedova del Conte di Pombia, cedette a Rodolfo da Besate il Castello di Vespolate.
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Al castello si aggiunse nell’anno 1351 l’attuale rocca costruita dal Vescovo Guglielmo Amidano, come riportato da una lapide in caratteri gotici.
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Nel 1457 il Principe Francesco Sforza prende possesso del Castello e del feudo di Vespolate.
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Nel 1539 il feudo viene conferito al marchese di Novara, Pier Luigi Farnese, duca di Parma.
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Durante il dominio spagnolo in Italia il territorio fu assegnato ai Farnese ma di fatto erano i Trivulzio ad esercitare il potere, assumendo il titolo di "Conti di
Vespolate".
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Nel 1658 il feudo fu acquistato dai Serafini di Piacenza.
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Nel 1715 divenne proprietà del conte Caroelli.
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Nel 1734, a seguito dell'annessione del novarese al Regno di Sardegna, il possesso di Vespolate tornò alla chiesa.
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Dal 1767 il vescovo di Novara assunse il titolo di "Marchese di Vespolate" e nel 1817 quello di "Principe di San Giulio, Orta e Vespolate".
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Durante il risorgimento Vespolate si trovò coinvolto negli avvenimenti della prima guerra di indipendenza quando, nel marzo del 1849, fu combattuta la "battaglia
di Novara" tra le truppe di Carlo Alberto e quelle austriache.
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In particolare qui ebbe temporaneamente sede il Quartier Generale del maresciallo Radetzky.
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Il dominio vescovile cessò nel 1866 quando le leggi del neonato Regno d'Italia imposero la secolarizzazione dei beni ecclesiastici.
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Oggi il castello è di proprietà della famiglia Macchi.
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