Castello Campori di Soliera
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Modena
Comune di Soliera
Documentazione fotografica
Il rivellino con gli scassi del ponte levatoio non più presente
l'interno del castello
Descrizione
Tipologia:
- da Rocca a Castello a Villa nobiliare.
Origini:
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Sorto su un antico castrum romano, per la sua posizione strategica fu conteso per secoli dalle due famiglie che dominavano Carpi e Modena e fu più volte distrutto e ricostruito.
Struttura:
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Quando gli Este costruirono la prima pianta del castello che la famiglia Pio di Savoia contribuì
a fortificare, all'interno del perimetro del castello venne costruita una rocca, una sorta di castello nel castello.
- Le mura difensive che cingevano al loro interno il borgo e la rocca erano a loro volta circondate da un fossato e la unica via d'accesso era posta a sud, munita di
ponte levatoio.
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La struttura attuale a forma ci "C" comprende un cortile rettangolare delimitato sui lati da corpi di fabbrica articolati su due piani e coperti da tetto a due falde,
due torri laterali, una con funzione di rivellino a protezione dell'entrata, l'altra con funzione di Rocca, racchiudono il complesso.
Conservazione:
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Il castello dopo un primo ed efficiente restauro, il piano “Nobile” è tornato usufruibile per visite, mostre e convegni.
Ulteriori restauri dei piani superiori e delle “cantine”, già programmati, lo riporteranno al suo antico splendore.
Storia:
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L’esistenza di una struttura fortificata a Soliera è citata per la prima volta in una bolla papale del 1153 ma un documento precedente attesta che nel 1106 esisteva già
un “castrum”, cioè un insediamento fortificato .
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In epoca comunale Soliera era sotto il dominio del Comune di Modena.
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Intorno al 1325 la “Rocca” andò distrutta, forse per opera delle truppe bolognesi e pontificie o per mano degli eserciti della Lega Lombarda.
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Dopo la crisi del periodo comunale il territorio Soliera, per la sua posizione strategica, fu conteso tra gli Este, signori di Modena, e i Pio, signori di Carpi.
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Nel 1370 gli Estensi ebbero la meglio: conquistarono Soliera e edificarono un fortilizio, citato come un “ben munito castello”,
di cui non si conosce la struttura, che probabilmente si configura con gli stessi criteri degli gli altri castelli costruiti negli stessi anni dagli Estensi.
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Nel 1405 i Pio, signori di Carpi, ottennero l’investitura di Soliera da Niccolò III d’Este.
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I Pio ne furono signori fino al 1465 rinforzando le fortificazioni e costruendo la rocca.
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Nel 1525 Soliera fu occupata e più volte saccheggiata dalle truppe spagnole.
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Nel 1527 Giberto IV Pio riconquistò Soliera e fece riparare il castello commissionando una serie di opere per renderlo una residenza nobiliare.
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Nel 1599 l’epoca dei Pio si conclude con l’assassinio di Marco III di Sassuolo, avvenuto dopo una serata di gioco con il Duca Cesare d’Este.
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Nel 1636 il castello tornò agli Estensi che, lo vendettero alla famiglia Campori per 50mila scudi.
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Il primo marchese Campori di Soliera fu Pietro, uomo di fiducia della famiglia Borghese e personaggio molto influente del clero, tanto da arrivare a un passo dall’essere
nominato papa.
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Negli oltre 300 anni della loro presenza, i Campori ampliarono il castello e lo trasformarono definitivamente da fortezza a residenza nobiliare.
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Il loro stemma, uno scudo su cui campeggiano due aquile e sei stelle a sei punte, è dipinto e scolpito in molti punti del castello.
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La famiglia Campori rimase proprietaria fino al 1976, anno in cui cedettero il castello alla parrocchia.
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Nel 1990 il castello fu acquistato dal Comune di Soliera, che da allora ha provveduto al restauro conservativo e funzionale, completando la ristrutturazione del piano nobile,
che ha adibito a sede di servizi e attività aperte ai cittadini.
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