Castello di Formigine
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Modena
Comune di Formigine
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
- Castello; Rocca; Palazzo marchionale.
Origini:
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Il castello sorge
sulle vestigia di un antica torre/ricetto e di una chiesa dedicata a S. Bartolomeo,
venne edificato a seguito di una sconfitta subita dalle truppe del Comune
di Reggio Emilia e istituito a baluardo difensivo dei confini del Comune di
Modena.
Struttura:
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Il castello è costituito da un ampio perimetro fortificato di forma rettangolare di circa 95 metri per 80 e si compone di una serie organica di corpi di fabbrica
(Torre dell’Orologio, Corpo di Guardia, Palazzo Marchionale, Torri-Nord est e Sud-est) che uniti da tratti di cinta di muraria, costituiscono il fronte principale
del complesso che si affaccia su Piazza Calcagnini.
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Il fossato esterno che si sviluppava lungo l’intero perimetro del castello e delle mura, colmato durante i secoli, è stato ridisegnato e ricostruito durante i lavori
di restauro della Rocca attuati negli anni Trenta del secolo scorso.
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Gli edifici più importanti e significativi del complesso sono:
- La Rocchetta:
- La Rocchetta è la parte difensiva del castello di Formigine, costituita dalla Torre di Sud-Est, dal mastio (chiamato Torre dell'Orologio) e dal corpo di guardia con i doppi rivellini, dal quale era possibile controllare la via di accesso alla rocca e manovrare i meccanismi di sollevamento dei 4 ponti levatoi (due pedonali e due carrai).
- Il complesso completamente ricostruito tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV secolo, sorge sul luogo dove precedentemente si trovava la fortificazione eretta dal Comune di Modena nel 1201.
- Nella Rocchetta è ospitato un museo aperto al pubblico, al cui interno sono esposti vari reperti archeologici, oltre ad installazioni multimediali e interattive.
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Il Palazzo Marchionale:
- È la parte residenziale del castello di Formigine, edificata a partire dal XV secolo per volontà della famiglia Pio da Carpi, a ridosso delle mura esterne della rocca.
- Il Palazzo ha subito notevoli modifiche nel corso dei secoli. All'interno si conservano tracce di affreschi (del XV e XVIII-XIX s.), resti della muratura originale e tracce di una dispensa annessa alle cucine del castello.
- Attualmente il Palazzo ospita la sala del Consiglio Comunale, ambienti per la celebrazione dei matrimoni civili
e per conferenze e meeting, il Punto Informativo Turistico, la biglietteria del Museo e anche un ristorante.
Conservazione:
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Il Castello di Formigine è stato oggetto di importanti interventi di restauro condotti a partire dal 1997 e terminati
nel 2007 con la sistemazione del fossato esterno, del fossato interno e
dell’area archeologica del giardino.
Storia:
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La signoria di Formigine (o signoria dei Pio) fu un'entità territoriale sovrana dell'Italia medievale e del Rinascimento dal 1336 al 1527:
- Comprendeva, oltre a Formigine, le località di Budrione, Cortile, Fossoli, Gargallo, Migliarina, Santa Croce, San Marino, San Martino Secchia.
- Confinava a nord con il marchesato di Mantova, a sud con il ducato di Ferrara, ad est con la signoria di Mirandola e ad ovest con la contea di Correggio.
- I signori risiedevano nel castello dei Pio, a Formigine, e avevano come luogo di sepoltura la chiesa della Sagra.
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Agli inizi del XIV secolo Formigine dipendeva dalla famiglia ghibellina "d'Este" di Modena
.
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Nel 1311 Francesco I Pico della Mirandola venne nominato vicario imperiale della città.
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L'8 luglio 1312 Francesco I venne sconfitto e catturato a Baggiovara dai bolognesi, alleati dei guelfi esuli da Modena.
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Il 24 luglio la fazione ghibellina presente nel borgo si affrettò a nominare come signore di Formigine Rinaldo dei Bonacolsi (detto Passerino), vicario imperiale di Mantova.
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Nel 1336 Manfredo I Pio, scacciati in modo definitivo i Bonacolsi, ricevette l'investitura imperiale da Ludovico IV.
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Data la rivalità tra i Pio e gli Estensi che miravano ad annettersi la signoria le lotte fra le diverse fazioni proseguirono.
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Manfredo I amministrò bene Formigine ed ebbe rapporti con artisti e poeti, come Francesco Petrarca.
Per Formigine il dominio del suo primo signore e del figlio Galasso I
fu ricordato come periodo tranquillo e fiorente.
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Con la morte di Galasso I, lasciando eredi sei fratelli, ebbero inizio gravi controversie.
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Dopo estenuanti lotte Giberto I e Marsiglio I conquistarono il riconoscimento ufficiale di signori di Formigine, ma l'unico ad avere prole fu Giberto.
- Alcuni eredi della famiglia furono accusati di aver architettato un complotto ai danni del duca di Ferrara Borso d'Este che ordinò la decapitazione di Gian Lodovico
e Gian Marco.
- Ulteriori intrighi furono orditi da Marco II e da Gilberto II per escludere dalla successione i giovani figli di Lionello I, Alberto III e Lionello II.
- Dopo vicissitudini e trame, Alberto III prese il potere e governò con saggezza barcamenandosi tra il regno di Francia e l'impero d'Asburgo.
- Inizialmente fu neutrale tra il Re di Francia e l'imperatore Massimiliano I d'Asburgo e per volere di quest'ultimo divenne ambasciatore presso il Papa ma, dopo la morte
di Massimiliano I avvenuta nel 1519 e l'ascesa di Carlo V d'Asburgo, Alberto III cambiò le sue alleanze schierandosi a favore del re Francesco I di Francia.
- Nel 1525 a seguito della sconfitta dei Francesi nella Battaglia di Pavia, gli Asburgici occuparono la Signoria di Formigine e
successivamente la vendettero alla dinastia degli Este che l'annetterono al Ducato di Ferrara, Modena e Reggio.
- Alberto, privato dei propri beni, si ritirò presso papa Clemente VII a Roma, per poi giungere a Parigi, dove morì di malattia nel 1531.
- Nei secoli successivi alla caduta dei Pio il complesso fu poi adibito a scopi diversi e in tempi recenti fu acquistato dal Comune di Formigine che vi installò l'archivio
storico comunale, i musei (con le sezioni "Museo del palazzo", "Museo della città" e "Museo monumento al deportato politico e razziale") e il "Castello dei ragazzi".
Attualmente è sede saltuaria di mostre d'arte.
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