Castello Brown
Regione Liguria
Provincia di Genova
Comune di Portofino
Documentazione fotografica
Vista da lato Portofino
Vista da lato faro
Vista da Zoagli (tele)
Descrizione
Tipologia:
Origini:
-
Durante alcuni scavi nella zona dove oggi sorge la fortezza militare, furono rinvenute tracce di un'antica torre di avvistamento di epoca romana che gli storici
fissano la datazione tra il II e il III secolo.
-
La posizione strategica del posto induce la Repubblica di Genova alla costruzione di un vero e proprio castello che si ritiene essere avvenuta intorno al X secolo.
Struttura:
-
Struttura complessa formata da diversi corpi di fabbrica, tra cui spicca un ampio torrione rotondo ed un giardino pensile posto sopra le mura.
Conservazione:
- Di proprietà del Comune di Portofino che lo mantiene in ottimo stato di conservazione e lo utilizza come sede di esposizioni culturali.
Storia:
-
Il promontorio sul quale svetta Castello Brown ha visto nel corso della storia numerosi cambiamenti.
-
Negli anni 50 sono ritrovati resti di epoca romana databili intorno al secondo o terzo secolo d.C. e attribuibili ad una torre di avvistamento.
-
Le prime notizie ufficiali risalgono al 1425 quando Tomaso Fregoso, doge della Repubblica di Genova, occupa il borgo di Portofino e la sua fortezza,
allora in possesso di Filippo Maria Visconti duca di Milano.
-
All’epoca il castello era costituito da una torretta che fungeva da abitazione, da una cisterna e da un muro di cinta merlato.
-
Divenuto proprietà militare della repubblica genovese, quest'ultima avvia nel XVI secolo diversi lavori di restauro e ampliamento per una maggiore difesa del borgo
marinaro e dello specchio acqueo antistante.
-
Nel 1435 il castello dà prova della propria importanza strategico-militare salvando Portofino dall’attacco di una flotta veneziana.
-
Nei primi anni del 1500 l’edificio viene rinnovato e ampliato con la costruzione di una batteria di cannoni, di una torretta di avvistamento e di un’altra struttura
posta sulla collinetta di fronte al castello, edificate a pochi metri di distanza e in posizioni tali da permettere il controllo dell’orizzonte marino e dei movimenti
navali.
-
Tra il 1554 e il 1557, su progetto dell'ingegnere Giovanni Maria Olgiato (progettista di fiducia del re Carlo V di Spagna), il castello viene ampliato in direzione
del porto mediante una piattaforma dotata di nuovi alloggi per il presidio e munita di armi e munizioni per costituire una maggiore difesa militare in caso di improvvisi
attacchi pirateschi saraceni (già avvenuti negli anni precedenti a Camogli, Recco e Rapallo).
-
Nel 1557 Gerolamo Vassallo si insedia nella fortezza con titolo di Castellano.
-
Nel 1575 i cannoni del castello respingono l’attacco dell'ammiraglio di Oneglia Andrea Doria al comando di cinquecento archibugieri.
-
L'ammiraglio Andrea Doria, successivamente, prende il controllo dell'intera Repubblica di Genova, riuscendo a conquistare e sottomettere tutti i forti della Riviera
di Levante tranne la rocca di Portofino ben difesa e armata, anni prima, dalla stessa repubblica.
-
Nel 1605 Portofino entra a far parte, sotto la repubblica genovese, del Capitaneato di Rapallo (del quale fa parte Santa Margherita Ligure e le sue frazioni).
-
Dal 1622 / 1624, durante la guerra tra Genova e il Ducato di Savoia, sono effettuati ulteriori ampliamenti.
-
Nel 1664 il Magnifico Ambrogio Grimaldi Cebà, Castellano di Portofino, ci porta a conoscenza del fatto che durante l’anno dal castello furono sparate “154 libre
di polvere, prevalentemente su galee di malaffare”.
-
Nel 1728 vengono eseguiti ulteriori lavori di potenziamento tra cui il restauro delle mura e la sostituzione dell’intero armamento.
-
Nel 1746 viene sventato l’ennesimo attacco al castello da parte di una guarnigione Anglo-Austro-Sarda del Duca Richelieu (discendente del Cardinale).
-
Nel 1797, dopo la conquista napoleonica della Liguria, Portofino passa sotto il dominio francese e nuovi lavori vengono effettuati sia nel catello, con l’ampliamento
delle mura, che nel porto sottostante.
-
Porto Napoleone, come venne ribattezzato Portofino da Bonaparte stesso, viene occupato a seguito della sconfitta di Napoleone dalle truppe dell’ammiraglio Nelson.
-
Nel 1867, dopo il Congresso di Vienna, con il passaggio di Portofino prima al Regno di Sardegna e poi a quello del nuovo Regno d’Italia, il castello perde la sua
importanza strategica e militare e viene dismesso e disarmato definitivamente.
-
A risollevare il destino di questa costruzione storica è il Console Inglese Montague Yeats Brown il quale, dopo averlo ammirato dal mare durante le uscite sul suo
vascello Black Tulip, ne rimane affascinato e lo acquista per la cifra di settemila lire.
-
Brown affida il compito di restaurare il castello all’architetto Alfredo de Andrade e all’ingegnere Pietro Tamburelli.
-
L’edificio viene completamente trasformato in residenza privata senza snaturarlo.
Le testimonianze scritte del Barone Alfonso von Mumm abitante nel vicino castello San
Giorgio, descrivono come il Console non altera in alcun modo il disegno originale ed arreda lo stabile con “mobili e suppellettili da grande intenditore e collezionista”.
-
L’inglese John Baber, ultimo proprietario privato del castello, raccoglie e ci tramanda le notizie storiche del castello.
-
Dal 1961 è di proprietà del Comune di Portofino che utilizza il castello come sede di esposizioni culturali.
Ritorna
go to Home
Testi e fotografie sono tutelati dalle norme sul Diritto d'Autore.
L'autore pertanto mantiene il diritto esclusivo di pubblicare le opere e di utilizzare economicamente le stesse in ogni forma e modo, originale o derivato.