Castello di Chiavari
Regione Liguria
Provincia di Genova
Comune di Chiavari
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Su decreto del 1147 dei Consoli di Genova Enrico Malocello, Oberto Spinola, Lanfranco Pevere, fu costruito sul colle dominante le valli del Rupinaro e dell'Entella,
il “Castrum Clavari”, opera terminata nel 1167.
Struttura:
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Il castello oggi si presenta con un torrione a monte e sul lato opposto una piazza d'armi fortificata.
Conservazione:
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Quanto resta dell'originario castello è stato ristrutturato ed è in buona conservazione.
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Della cinta muraria eretta dal castello alla cittadella rimangono solo alcune tracce lungo il percorso; sono invece ancora ben visibili le due
cisterne d'acqua di fronte al torrione utili per garantire la sopravvivenza in caso di assedi.
Storia:
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Su decreto del 1147 dei Consoli di Genova Enrico Malocello, Oberto Spinola, Lanfranco Pevere, fu costruito sul colle dominante le valli del Rupinaro e dell'Entella,
il “Castrum Clavari”, opera terminata nel 1167.
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In quel periodo il mare si spingeva quasi a ridosso delle colline e penetrava nelle valli.
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Nel 1172 il castello subisce il suo primo assedio da parte di Opizzino Spinola.
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A gennaio del 1178, con il completamento della cinta muraria spinta sino al mare, il terreno fra il Castello ed il mare viene "espropriato" e gli ingegneri genovesi
preparano il piano regolatore della futura città, detto “Lodo del 19 ottobre 1178”, che prevede la creazione di quattro fasce edificabili delimitate da vie di
percorrenza, individuabili ancora oggi nel centro storico, dando luogo così al “Burgus Clavari”.
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Nel 1278 si registra la caduta del castello (per soli otto giorni) nelle mani di Moruello Malaspina e Alberto Fieschi, alleati nella conquista del maniero.
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Nella prima metà del XIV secolo il castello dovette essere più volte ricostruito a causa delle violente lotte tra le fazioni guelfe e ghibelline; in questo secolo il borgo
fu ulteriormente fortificato grazie alla presenza di una possente cinta muraria accessibile mediante sette porte e difese da ben quattordici torrette di avvistamento.
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Chiavari, col completamento del Castrum e del Burgus, acquista un ruolo funzionale per nuove penetrazioni nei territori di levante e avamposto per controllare il profondo entroterra
Appenninico.
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Col titolo di “Castrum” Chiavari ottiene la realizzazione di un'area giurisdizionale e d'influenza; i residenti acquistano uno status che li pone sotto l'autorità del
governo genovese.
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Il residente del burgus è una nuova figura, con diritti e doveri, è cittadino con nuove aspirazioni.
L'autorità genovese crea un binomio nuovo, castrum e burgus, con un profilo inedito: ad honorem Ianue urbis et comunem utilitatem castri, burgi atque burgensium.
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Il Castrum Clavari diventa strumento di controllo del potere genovese e forte mezzo di contrapposizione al potere dei Conti di Lavagna e delle famiglie feudali del
levante ligure che, in particolare i Fieschi e i Malaspina, scenderanno a patti e rinunce col comune di Genova.
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La fine del castello fu decisa direttamente dalla Repubblica di Genova, la quale nel 1404 avviò un notevole potenziamento ed ampliamento delle difese della cittadella
medievale adiacente il mare, scoraggiando così eventuali attacchi da parte dei corsari barbareschi.
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A partire dal 1575 il castello non più usato a scopo difensivo fu lentamente abbandonato a se stesso, ad oggi conserva intatto il torrione verso monte e sul lato
opposto una piazza d'armi fortificata.
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Nel 1646 Chiavari acquisisce il titolo di “Città”.
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Nel 1993 il castello diventa proprietà privata.
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