Rocca di Cento
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Ferrara
Comune di Cento
Documentazione fotografica
Il lato Sud-Est
lo pseudo rivellino dell'entrata principale attuale, una volta entrata secondaria.
La torre angolare dell'angolo Nord
in evidenza il mastio che sovrasta il complesso.
La torre angolare dell'angolo Sud
sulla destra lo pseudo rivellino che controlla l'ex entrata secondaria, ora principale.
Il Mastio
In alto i fori delle cannoniere, in basso i resti del Rivellino d'entrata, con ai lati il residuo del fossato, ora interrato, che circondava il castello.
Nel mastio si notano gli scassi dei bolzoni del ponte levatoio che lo metteva in comunicazione con il Rivellino.
Il lato di Sud-Ovest
sulla sinistra la parte sostitutiva, molto più recente, della quarta torre mancante.
La torre angolare dell'angolo Est
sulla sinistra lo pseudo rivellino che controlla l'ex entrata secondaria, ora principale.
L'interno del castello
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Questa struttura difensiva sorge per volontà del vescovo di Bologna nel 1378 e non trae origine da edifici precedenti, come la maggior parte delle strutture militari
dell'epoca, costruite in punti strategici atti al controllo e alla difesa di territori o passaggi obbligati, ma viene costruita ex novo con lo scopo di controllare e
porre freno alle velleità autonomistiche dei centesi.
Struttura:
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La Rocca vescovile è/era composta da:
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quattro torri angolari quadrate (oggi tre) collegate da cortine con camminamenti protetti da merlatura ghibellina, oggi ricoperta da tetti;
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il mastio dotato di feritoie cannoniere, posto al centro della cortina di Nord-Ovest, era collegato tramite ponte levatoio carrabile al Rivellino
d'entrata, di cui attualmente rimane solo la base;
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uno pseudo Rivellino posto al centro della cortina di Sud-Est, governava l'accesso pedonale secondario (oggi accesso principale).
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Il castello era completamente circondato da un fossato ricolmo d'acqua, oggi completamente interrato.
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I ponti levatoio sono stati eliminati.
Conservazione:
- In ottimo stato di conservazione, oggi la Rocca è sede di mostre e manifestazioni culturali e gastronomiche.
- Gli interni, completamente restaurati, presentano stanze degne di interesse, come la cappella, la sala della trifora, le cannoniere e le prigioni.
Storia:
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La prima testimonianza dell'abitato di Cento risale al 1185, quando il vescovo di Bologna riconosce giuridicamente la comunità costituita da contadini, impegnati
nelle opere di bonifica del territorio.
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La Rocca sorta nel 1378, per volontà del vescovo di Bologna, non trae origine da edifici precedenti, come la maggior parte delle
strutture militari dell'epoca, che sorgevano in punti strategici atti al controllo e alla difesa di territori o passaggi obbligati, ma viene
costruita ex novo con lo scopo di controllare e porre freno alle velleità autonomistiche dei centesi.
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La Rocca che si vede attualmente viene ricostruita nel 1483, per adeguarla all'introduzione delle armi da fuoco, ma l'eliminazione del fossato e dei ponti levatoio,
indica che la struttura non doveva temere assalti di eserciti organizzati ed in effetti in seguito assume un ruolo prevalente di carcere, che conserva sino al 1969.
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Durante le numerose guerre che si combattono nel quattrocento tra il comune di Bologna e i cardinali legati, Cento diviene
proprietà ora del vescovo, ora del comune, ora dei Visconti.
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Nel 1502 a seguito del matrimonio fra Alfonso I d'Este e Lucrezia Borgia, il comune di Cento è sottratto alla signoria del vescovo di
Bologna e portato in dote da Lucrezia alla Casa d'Este.
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Nel 1503 sale al soglio pontificio il cardinale Giuliano Della Rovere (Giulio II) che occupa le terre di Cento, restituite
poi agli Estensi solo alla sua morte nel 1513.
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Nel 1598, Cento e la sua Rocca tornano allo Stato Pontificio.
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Nel 1648, il Comune di Cento è definitivamente separato dalla sua originaria Pieve (Pieve di Cento) dal cambiamento del letto del fiume Reno, che si pone nel mezzo
dei due centri.
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Tra 1641 e il 1649, Cento viene coinvolta nella guerra per il ducato di Castro.
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Nel 1754 Papa Benedetto XIV, con Bolla Papale, da a Cento il rango di"Città".
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Con voto plebiscitario nel 1860 viene sancita l'annessione di Cento al Regno dei Savoia.
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