Rocca di Musso
Regione Lombardia
Provincia di Como
Comune di Musso
Documentazione fotografica
Ciò che rimane della potente struttura militare che un tempo dominò il Lario
Descrizione
Tipologia:
Conservazione:
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Ad oggi resta ben poco della potente roccaforte: qualche muro che può essere scambiato per un semplice terrazzamento e in alto, sopra la cava principale, un
cospicuo torrione aggrappato tenacemente alla roccia.
Struttura:
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La fortezza, nella sua massima estensione, era protetta da una doppia linea di bastioni e fra la Rocca e la montagna era scavato un fossato seminato di pali appuntiti
e lame taglienti.
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Alla Rocca si poteva accedere da una fessura sotterranea, da un camminamento collegato a Musso e da una strada proveniente da Dongo necessaria per il trasporto delle
artiglierie.
Origini:
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Il territorio di Dongo e di Musso è dominato da un imponente sperone roccioso calcareo, il Sasso di Musso, che pare gettarsi a picco nel lago di Como, da cui si estraeva
il rinomato marmo bianco-grigiastro, duro e compatto, cavato già dai romani, che probabilmente fortificarono il posto, in quanto quello scoglio, naturale sbarramento
alle invasioni barbariche, era un punto facilmente difendibile e di importanza strategica rilevante.
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Il posto fu utilizzato per controllare strategicamente tutta la regione e sulle balze rocciose furono erette a più riprese opere difensive e di guardia che, già nel
XIV secolo, costituivano una delle più munite roccaforti del lago.
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La prima documentazione a noi pervenuta risale al 1335, in cui si definisce come roccaforte dei Malacrida.
Storia:
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Nel 1335 i Malacrida, legati al ducato di Milano, acquisiscono il feudo e divengono Marchesi di Musso.
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Nel 1508 i Malacrida, cedono il complesso a Gian Giacomo Trivulzio che, grazie all'autorizzazione di Ludovico XII, fortifica la rocca e riceve il diritto di coniare
moneta e di erigere un nuovo castello in cui insedia una Zecca.
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Nel 1522 la fortezza è conquistata da Gian Giacomo de' Medici detto il Medeghino, che rendendola ancor più potente con la costruzione di un porticciolo fortificato
ed altre postazioni militari sulla rupe sovrastante, per una decina d'anni ne fa il centro del suo potere.
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Da questa munitissima postazione il Medeghino, leggendario personaggio che Cesare Cantù dipinge come "pirata, re, brigante, traditore, ribelle, assassino, eroe",
domina incontrastato il Lago di Como e buona parte della Brianza.
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Nel 1532, lo scomodo signore della Rocca di Musso è sconfitto dagli eserciti alleati delle "Tre Leghe" (Grigioni; Cantoni Riformati della confederazione svizzera
e Ducato di Milano), che poi eliminano la minaccia costituita da una fortezza tanto potente, distruggendo gran parte delle opere militari.
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