Castello di Bellusco
Regione Lombardia
Provincia di Monza Brianza
Comune di Bellusco
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
-
Il castello di Bellusco rientra a pieno titolo nelle
testimonianze architettoniche di età sforzesca e si mantengono fedeli a una
tipologia fortificata, pur non avendo precipui scopi difensivi.
Struttura:
-
Il compendio immobiliare, a pianta quadrata e torre
angolare, è costituto dal punto di vista strutturale, in quattro corpi
omogenei, dalla torre e dal comparto ingresso, presenta gli elementi
strutturali e decorativi tipici del modello Visconteo-Sforzesco.
-
In origine era circondato da cortina muraria e da un
fossato colmo d’acqua; aveva due ponti levatoi, una torre d’angolo con
funzione d’ avvistamento, due torrioni alle estremità nord, una corte
centrale e un rivellino a sud a difesa dell’ ingresso principale.
-
Il Castello venne decorato ed abbellito con
decorazioni, affreschi e fregi marmorei per volontà di Ambrogio, figlio di
Martino da Corte, divenuto proprietario nel 1490.
-
All'ingresso vi è la scritta che recita: “Laude a Dio
Martin da Corte ma facto/ non a offension di persona alcuna/ solo a riparo
de ogni suo disfacto”.
Conservazione:
- Edificio in buono stato, conserva le caratteristiche originarie.
Storia:
-
Il maniero è stato edificato nel 1467, voluto dal
signore del paese Martino Da Corte, sul luogo di una precedente costruzione,
probabilmente una rocca del X secolo.
-
Da secoli, circola la leggenda di un passaggio
sotterraneo, che collegherebbe il castello di Bellusco a quello del vicino
paese di Sulbiate.
Non si sono mai rinvenute tracce del tunnel, ma non
si sono neanche mai fatte ricerche approfondite in proposito.
Le uniche
fonti che lo chiamano in causa ritengono situato il suo ingresso nell'ala
Nord-Est del castello stesso, al di sotto di un terrazzo sorretto da muro a
scarpa.
Ritorna
go to Home
Testi e fotografie sono tutelati dalle norme sul Diritto d'Autore.
L'autore pertanto mantiene il diritto esclusivo di pubblicare le opere e di utilizzare economicamente le stesse in ogni forma e modo, originale o derivato.