Castello di Roppolo
Regione Piemonte
Provincia di Biella
Comune di Roppolo
Documentazione fotografica
Il mastio, probabile costruzione originaria accanto alla quale sorse il
castello.
Descrizione
Tipologia:
- Castello - ricetto - villa
Struttura:
- Il Castello è formato da due corpi di fabbrica:
- un complesso centrate a base quadrangolare,
- una torre "Mastio"
- più una struttura esterna facente parte dell'antico ricetto.
Conservazione:
-
Il complesso più volte restaurato, mantiene le caratteristiche originarie.
Storia:
- Il Castello, sorto su precedenti agglomerati celtici e romani, siti in posizione elevata dominanti il lago di Viverone.
- Nel medioevo costituì un ottimo punto di osservazione e di controllo della zona circostante ed in particolare per prevenire pericolose ingerenze del Canavese.
- Probabilmente la prima struttura innalzata era una torre, sulla quale in seguito fu posta quella attuale.
- Intorno alla torre fu poi costruito un complesso costituito da un recinto, in origine formato probabilmente da pietre a secco messe secondo un metodo relazionato
al metodo delle "Chiuse" di tradizione longobarda.
- Dopo i primi diplomi del X secolo, dal 1000 al 1200 gli accenni alle vicende del castello risultano rari e sporadici.
- Durante quel periodo il feudo e il castello sono posseduti dai potenti conti Aymone di Cavaglià.
- Un documento del 13 agosto 1226 dichiara che il conte Lumello di Cavaglià vende al conte Manfredo Bichieri di Vercelli, il feudo e il castello di Roppolo con
tutte le sue pertinenze.
- Pietro Bichieri, amico dell'imperatore Federico II, divenne il capo dei ghibellini vercellesi, ma bandito dalla sua terra natia, si rinchiuse nel castello di
Roppolo e lo fortificò per farne scudo contro ogni minaccia e centro di potere.
- I Bichieri esercitarono il governo su Roppolo per più di due secoli e ampliarono il lato ovest del castello con due ampie arcate del portico, sullo sfondo del cortile.
- Nei travagli e negli sconvolgimenti politici che coinvolsero in quei secoli l'Europa e il Piemonte, il feudo di Roppolo, come altri nel Canavese, fu oggetto di
contese, di lotte quasi continue e sottoposto a vari signori: dai Savoia ai Marchesi del Monferrato, dai Visconti ai conti di Valperga, ma si mantenne indenne da
distruzioni o sostanziali mutamenti.
- Nel 1315, borgo e castello passarono in mano ai Visconti che iniziarono a usarlo come alloggiamento signorile.
- Come per la vicina Viverone e altri borghi vercellesi, il territorio roppolese fu barbaramente conquistato dal mercenario Facino Cane, al soldo del Marchesato
del Monferrato.
- Nel 1427, i Savoia, attraverso il conte Giano del Genevese (figlio di Amedeo IX), ripresero il controllo del castello e del borgo.
- Nel 1441, Roppolo passò sotto la signoria dei piemontesi Valperga, ma da alcuni documenti rinvenuti, pare che
nel 1459, dopo aver perso una disputa contro il rivale Ludovico Valperga di Masino, un tal cavalier Bernardo di Mazzè venne posto in un'armatura e murato vivo nel castello.
(La veridicità della vicenda sarebbe confermata dal ritrovamento, durante opere di restauro compiute nel XX secolo, dei resti di un uomo in armatura rinchiuso dietro a una
parete muraria.).
- Il 13 febbraio 1459 il duca Ludovico di Savoia fece confiscare i beni di Ludovico di Valperga per "L'omicidio commesso nella persona di Bernardo di Mazzè".
- Per tale motivo, il Valperga fu condannato, insieme a tutta la sua famiglia, a restituire tutto il territorio roppolese.
Tuttavia, i Valperga ignorarono la confisca, e la causa durò sino al 1630, quando i Valperga si estinsero.
- Nel 1632 il castello divenne presidio di Tomaso di Savoia contro le invasioni francesi.
- Nel 1640, quando i francesi si allearono coi gli stessi sabaudi, Roppolo fu ceduta ai marchesi Guido Villa di Cigliano e Giandomenico Doria di Ciriè.
- Nel 1730 alcuni discendenti dei Valperga riemersi dalla storia, pretesero e ottennero la proprietà del borgo e del castello.
- Nel 1837, per problemi economici, i Valperga vendettero il castello a Ignazio Anselmi, un ricco possidente livornese che si preoccupò della sua restaurazione
adibendolo a residenza di vacanza.
- L'Anselmi a sua volta, durante il periodo del Risorgimento, cedette tutto al senatore generale Gustavo Mazè de la Roche, il quale lo vendette al conte
Umberto Novarese di Moransengo.
- Roppolo, la cui economia era basata soprattutto su enologia e agricoltura, nella seconda metà del XX secolo istituì quindi il castello come sede museale di tali
settori.
- Nel 2016, il castello venne venduto alla famiglia italo-francese dei Saletta.
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