Castello lombardo di pianura del periodo duecentesco.
Edificio a corte quadrangolare con quattro torri ai vertici raccordate da corpi di fabbrica a due piani, circondato da fossato.
Lo stato attuale del castello è un'alternanza di residui storici, di ricostruzioni arbitrarie e pezzi mancanti.
La parte che da' ancora la sensazione di castello è l'angolo nord/est, dove svetta l'unica torre rimasta.
Il lato nord mostra i segni di bifore tardo trecentesche e quattrocentesche, alcune delle quali rifatte, altre murate.
Il lato Est, la facciata principale, che pur con pesanti intromissioni mantiene ai piani alti, l'originale configurazione, ha l'entrata originale, contrassegnata dal simbolo del Biscione, murata (l'attuale entrata è stata spostata sul lato opposto).
Il lato Ovest, dove risiede l'attuale ingresso, un tempo era caratterizzato da una serie di finestre ad arco, ora murate per dar luogo a una facciata di tipo tardo secentesca con porta poligonale.
Il ponte in mattoni che porta all'interno del castello è posteriore alla struttura originale. Si nota anche, all'angolo nord- ovest, traccia del muro della torre abbattuta.
Il lato Sud, con le sue due torri è totalmente mancante.
La corte interna, non perfettamente quadrata è circondata da arcate gotiche.
Il Castello situato in un punto di importanza strategica, in asse con il Naviglio Grande e con la strada di collegamento Milano-Vigevano, fu chiamato a svolgere un ruolo di primaria importanza nella vita politica del Ducato di Milano per tutto il XV secolo sino al 1635, quando la struttura perse la sua importanza.
Non si conosce esattamente la data di costruzione dell'edificio, ma alcune strutture architettoniche fanno pensare che risalga a prima del Trecento, poi ampliato e trasformato nel 1381 da Gian Galeazzo Visconti.
Nel 1438 Filippo Maria Visconti ordina il restauro e l'abbellimento del castello adornandolo con affreschi e aprendo delle bifore.
Con la fine della signoria Sforzesca (1535) inizia la sua decadenza.
Nel 1658, il Governatore di Milano, temendo la conquista del castello e del borgo fortificato da parte dei Francesi, dà ordine di smantellarlo.
Nel 1672 il Castello viene ridotto a “casa da nobile”.
Nel 1865 subisce adattamenti per diventare una scuola.
Alla fine dell'Ottocento il cinquecentesco bastione antistante il castello viene in parte demolito per far posto alla costruzione della ferrovia.
Nel 1985 è oggetto di importanti interventi di consolidamento e di recupero.
Nel 1995, la biblioteca civica “Romeo Brambilla” viene installata nei corpi Nord ed Est, da poco recuperati.
Nel 2002 si conclude il recupero dell'ala ovest, nei cui locali hanno sede le attività culturali e di promozione turistica del territorio e altri servizi della biblioteca, in particolare quelli destinati ai bambini.
I locali sotterranei con volte in cotto, oggetto del medesimo intervento di recupero, sono utilizzati per mostre e rassegne, in particolare esposizioni di pittura e fotografia.
Autore: Solaxart | e-mail:solaxart@preboggion.it |