Castello dei Marchesi Incisa della Rocchetta
Regione Piemonte
Provincia di Asti
Comune di Rocchetta Tanaro
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Conservazione:
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Rimane una torre cilindrica, resti delle mura
di cinta e parte dell'antico castello.
Struttura:
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Il
sito non si presta ad una facile ricostruzione della struttura originaria.
Origini:
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La località "Rocheta" viene citata per la prima volta nel diploma del 1041, quando l’ imperatore Arrigo III conferma il paese quale possedimento del vescovo d’Asti.
Storia:
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La fortezza di Priamissa "ad petram missam", possedimento del vescovo d’Asti, con l’ avvento in Italia di Federico Barbarossa passa ai Marchesi di Incisa.
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Dopo la pace di Costanza gli astigiani ritornano in armi e si riprendono Rocchetta.
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Nel 1193
gli astigiani difendono Rocchetta dalle pretese del marchese del Monferrato.
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Successivamente, rimanendo sotto il dominio della città di Asti, il feudo viene
riceduto ai Marchesi di Incisa.
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Con la venuta in Italia degli angioini di Carlo I i marchesi d’Incisa voltano bandiera e, ribellandosi agli astigiani, si alleano con i francesi.
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In seguito gli astigiani sconfiggono gli angioini e li ricacciarono oltre le Alpi,
e nominano i Bertali, nobili astigiani, nuovi signori di Rocchetta.
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I Bertali, occupato il castello, lo rinforzano con uomini e munizioni, migliorando la difesa della frontiera
astigiana a sud del Tanaro.
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Durante le guerre guelfo–ghibelline, grazie all’intervento dell’imperatore, Rocchetta ritorna ai marchesi di Incisa.
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Con il
Diploma del 1355, l’ imperatore Carlo IV assegna al marchese del Monferrato il dominio di tutte le terre del Monferrato, compresa Rocchetta.
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Con il Diploma del 1359,
l'imperatore ricusa la concessione di Rocchetta al marchese del Monferrato
ed
il feudo ritorna ai Marchesi d’Incisa.
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Verso la fine del XIV secolo la terra astigiana passa sotto il dominio dei Visconti.
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Nel 1387, la figlia di Giangaleazzo Visconti, Valentina, sposa il Duca di Valois e porta in dote la terra astigiana,
ma senza i territori di
Rocchetta che vengono scorporati ed annessi al Ducato di Milano.
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Dopo la distruzione del Castello di Incisa (26 luglio 1514) ad opera di Guglielmo IX di Monferrato ed il conseguente smembramento del Marchesato, gli Incisa della
Rocchetta ricevono l'investitura di governanti della loro parte di marchesato (1535) dal Governo spagnolo di stanza a Milano, che considera Rocchetta "feudum rectum".
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Nel 1625, durante la guerra di successione del Monferrato, Rocchetta subisce
diversi danni.
- Nel 1635 il paese è attaccato dai soldati savoiardi, che dopo aver espugnato la rocca, si danno ad un feroce saccheggio.
- Nel 1643 gli spagnoli temendo che i francesi possano impossessarsi di Rocchetta la cingono con terrapieni, riattano le vecchie mura
e la presidiarono di uomini e munizioni, ma ciò non impedisce ai francesi di occupare il castello.
- Col trattato di Vienna del 1738, Rocchetta insieme ad altre terre, viene ceduta al re di Sardegna.
- Rocchetta Tanaro rimane però legata al nome dei Marchesi Incisa che ancora oggi risiedono nel castello.
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