Castello di Passerano
Regione Piemonte
Provincia di Asti
Comune di Passerano Marmorito
Documentazione fotografica
La torre quadrata dell'ala sud
l’ala seicentesca
La Zecca di Passerano
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Le prime notizie risalgono alla fine del 1200 quando i feudi di Passerano e Schierano vennero acquistati dalla famiglia dei Radicati di Cocconato.
Struttura:
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Nonostante i rimaneggiamenti ottocenteschi, il castello si presenta all’esterno sostanzialmente integro:
gran muraglia di cotto con decorazioni, merlature, finestre e un cortiletto in cima a una salita selciata racchiuso tra fiorite decorazioni.
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Il nucleo più antico è costituito dall’imponente torre quadrata che in origine fungeva da ingresso al ricetto e al castello.
Dalla porta meridionale, al fianco della quale sorge l’edificio che ospitava la zecca, oggi
ha sede la Biblioteca comunale.
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L’ala seicentesca posta a nord si distingue per due torricelle (un tempo ve ne erano quattro) situate agli angoli, mentre la parte a sud racchiude una torre quadrata e presenta una parete esterna con un ricco fregio e finestre ad arco acuto.
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Gli ambienti interni del castello presentano decori, stucchi ed arredamenti ben conservati.
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Di particolare interesse risultano le sale del piano superiore, alle quali si accede attraverso un’imponente scala ornata da due capitelli in arenaria in stile gotico raffiguranti i segni dello zodiaco.
Conservazione:
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Il castello fu restaurato alla metà dell'Ottocento ed è arrivato sino ad oggi senza rilevanti alterazioni.
Storia:
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Nel 1277 i Cocconato acquistarono Passerano che rientrò così a far parte del consortile, detto anche dei Radicati, che questa famiglia legata ai marchesi del Monferrato stava costituendo sul territorio.
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A quel periodo risale molto probabilmente l’edificazione della parte centrale del castello, a cui seguì poi l’ampliamento quattrocentesco.
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Tra alterne vicende la situazione rimase sostanzialmente immutata fino al Cinquecento, quando le guerre di predominio tra Francia e Spagna coinvolsero anche questa
piccola unità politica.
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Nel 1550 il castello fu occupato dagli spagnoli e fortificato.
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Nel 1551 il maresciallo francese Brissac attaccò la fortezza, la espugnò e ne cacciò il presidio.
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Con diploma imperiale di Carlo V i Cocconato ottennero il privilegio di battere moneta in oro e argento e le prime monete furono emesse a partire dal 1589 dalla Zecca
di Passerano, edificio ancora esistente, ubicato alla sinistra della porta d’ingresso del recinto del castello.
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Nel 1617 il castello fu nuovamente devastato e soltanto alla metà del secolo, in un periodo di pace, Alessandro Radicati si accinse a restaurare l’antico maniero.
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Successivamente fu costruita la zona a nord dell'edificio principale difesa da torrioni e bertesche e si edificò una costruzione con quattro torrette laterali, denominata "la palazzina del Conte Adamo".
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Oggi la struttura appartiene alla famiglia dei conti Radicati e il suo giardino, segnalato fra i giardini storici del Monferrato, ospita una ricca vegetazione.
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