Castello Visconteo
Regione Piemonte
Provincia di Alessandria
Comune di San Sebastiano Curone
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Diverse fonti storiche concordano nell'affermare l’esistenza a San Sebastiano di un edificio fortificato come sede di un presidio stabilitovi forse dai Visconti di Tortona.
Struttura:
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Costruzione a pianta quadrilatera, caratterizzata da due corpi di fabbrica
consistenti in:
- una torre quadrata con angoli costituiti da grosse pietre squadrate, che conserva ancora oggi parecchie feritoie
e le mensole in pietra che sostenevano le torrette di guardia per le sentinelle: una verso la val Curone e l’altra verso la val Museglia
- un edificio di tipo abitativo-caserma per l'alloggiamento
delle truppe.
Conservazione:
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Oggi tale complesso conserva la struttura originale nei robusti muri esterni, ma l’interno non ha più nulla di antico e si presenta come una casa di paese dell’Ottocento.
Storia:
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Il Dizionario storico statistico commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna di G. Casalis (1849), in riferimento al paese di San Sebastiano, dice :
“ivi sorgeva un ben munito castello posseduto dai Visconti di Tortona"
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Anche altre fonti storiche concordano nell'affermare l’esistenza a San Sebastiano di un edificio fortificato come sede di un presidio stabilitovi dai Visconti di Tortona.
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Nel secolo XIV la strada mulattiera che da Piacenza portava a Genova cominciò ad essere frequentata.
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Collocato a circa metà del percorso, San Sebastiano divenne progressivamente un importante luogo di tappa.
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In un periodo non precisato fu costruito, in posizione dominante rispetto a uno dei primi agglomerati di case dell’attuale via Piacentina, un robusto edificio come
sede di un presidio militare per sorvegliare e proteggere il traffico delle carovane provenienti da Genova.
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Tale edificio, con una parte a guisa di torrione con angoli costituiti da grosse pietre squadrate, conserva ancora oggi
parecchie feritoie e due
mensole in pietra che sostenevano le torrette di guardia per le sentinelle: una verso la val Curone e l’altra verso la val Museglia.
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Quando il territorio tortonese fu unito al Piemonte e scomparve la Repubblica di Genova, cessò la funzione di S. Sebastiano come posto di confine dello stato di Milano
con la suddetta Repubblica e per tanto nella prima metà del secolo XIX il vecchio fortilizio venne adattato ad abitazione subendo in seguito modifiche ed aggiunte.
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L'attuale costruzione prende il nome da Ulderico Giani a cui si devono importanti lavori di ristrutturazione effettuati nel primo dopoguerra.
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Oggi tale edificio è ancora conservato nei robusti muri esterni, ma l’interno non ha più nulla di antico e si presenta come una casa di paese dell’Ottocento.
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