Castello di Pomaro
Regione Piemonte
Provincia di Alessandria
Comune di Pomaro Monferrato
Documentazione fotografica
Vista da Est
Vista da Sud
Lato Nord: l'entrata del castello ed il giardino, sulla sinistra la fattoria del castello
La fattoria del castello: stalle, derrate alimentari e la residenza del Fattore
Il caseggiato del corpo di guardia ( XIII/XIV secolo), a destra parte delle mura del Ricetto
Le mura del "Ricetto" con la torre superstite
Le mura del "Ricetto" viste da sopra
Descrizione
Tipologia:
- Castello-Ricetto (receptum) costituito dal castello vero e proprio e dal borgo, recinti da un'opera muraria difensiva.
Struttura:
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Il castello, rivolto a settentrione, fu eretto nel punto più alto del colle, al centro del "Ricetto".
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Distrutto e ricostruito più volte, attualmente ha una configurazione ad "U", ma originariamente doveva essere a base quadrangolare con piazzale interno.
Conservazione:
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Del Ricetto sono ancora visibili:
- l’antica torre di guardia a pianta circolare, unica superstite delle sette originarie torri,
- parte delle mura di cinta,
- un breve tratto del fossato posto all’entrata del castello,
- l’antica caserma del corpo di guardia.
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L'attuale struttura del catello risale al XVII secolo.
Storia:
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Già esistente come accampamento romano, compare per la prima volta in un editto di Federico Barbarossa nel 1156.
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La sua costruzione viene attribuita alla famiglia degli Aleramici, marchesi del Monferrato.
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Posto ai confini del marchesato del Monferrato, il castello rimase sempre al centro di continue tensioni e scontri per il controllo del territorio.
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Nel XIII secolo Pomaro fu “merce” di scambio tra i marchesi del Monferrato e Pavia.
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Nel XV secolo il paese, sotto il potere dei Paleologi divenuti Marchesi del Monferrato, fu coinvolto nella guerra tra questi ultimi e i Visconti, e venne invaso e
saccheggiato da Francesco Sforza.
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I Paleologi trasformarono, il paese, il castello e il prospiciente parco, in una delle dimore più belle e confortevoli a disposizione dei marchesi del Monferrato.
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Nel 1536, durante i continui conflitti tra spagnoli e francesi, Pomaro diviene proprietà dei Gonzaga.
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Nell’ottobre del 1637 gli spagnoli, sotto il comando del marchese di Leganez, giunsero in prossimità del castello e smantellarono gran parte delle fortificazioni esterne,
ma il sopraggiungere del duca di Crequy con alcuni reggimenti, salvò il castello.
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Nel settembre del 1638 Leganez, dopo aver minato il castello e le rimanenti fortificazioni, riuscì nell’impresa e del castello rimasero solo le macerie.
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Nel 1685 il castello e il feudo di Pomaro divennero proprietà degli Ardizzone, che recuperarono i resti dell’edificio e lo trasformarono da baluardo difensivo a residenza
aristocratica.
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Nel 1929 l’architetto Vittorio Tornelli, guidò le opere di restauro del castello e del parco adiacente.
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Il 2 novembre del 1950, il Ministero della Pubblica Istruzione, mise sotto la tutela dello stato la tenuta e il castello di Pomaro, ritenendoli di notevole interesse
storico ed artistico.
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Dal 1982 il castello e il suo parco sono di proprietà privata.
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