Castello di Orsara Bormida
Regione Piemonte
Provincia di Alessandria
Comune di Orsara Bormida
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
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Castello / Residenza signorile
Origini:
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Nato come semplice torre di avvistamento intorno all’anno 1000, nel XIV secolo, con l’aggiunta della torre ottagonale, viene trasformato in Castello.
Struttura:
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Il castello circondato da mura, originariamente con anche funzioni di ricetto, è caratterizzato da tre torri:
- la torre quadrata, la più antica e di dimensioni maggiori, resiste intatta sull’angolo nord del maniero;
- la torre ottagonale probabilmente risalente al XV secolo, è posta sul lato sud;
- la torre cilindrica, di dimensioni minori, abbellita nella parte superiore da un’interessante decorazione a gocce , è parte integrante della cinta di mura
e posta sul lato ovest con funzione di vedetta.
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All’interno delle mura perimetrali del maniero, vi è un esteso giardino su due piani.
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Il Castello al suo interno possiede:
- varie stanze del piano inferiore e le camere da letto del piano
superiore sono arredate con mobili d’epoca intarsiati o dipinti;
- una biblioteca con una preziosa raccolta di libri storici su Orsara e sulla vita e vicende del castello stesso;
- sotterranei, un tempo prigioni, caratterizzati da soffitti a botte o a crociera, con passaggi a scala e a corridoio, usati per emergenze o per segretezza
di spostamenti, oggi cantine vinicole.
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Nei pressi del Castello sorge l’oratorio della Ss. Annunziata o dei Disciplinanti di stile lombardo romanico, con affreschi seicenteschi recentemente restaurati,
forse risalente all’anno mille.
Conservazione:
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Con il passaggio della proprietà alla Famiglia Remondini di Genova, il castello viene completamente restaurato e ritorna agli antichi fasti.
Storia:
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Il nome originario del luogo di Orsara è “URSARIA” perché anticamente il suo territorio era infestato da molti orsi.
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Nell’antichità questa zona era abitata dai Liguri Statielli, fondatori di Acqui Terme.
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Nel Medioevo esisteva già nel paese di Orsara una comunità organizzata in parrocchia.
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Nel 950 il territorio di Orsara passa sotto il controllo del Marchesato del Monferrato.
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Nel 1196 un documento cita per la prima volta il presidio fortificato, come semplice torre di avvistamento costruita intorno all’anno 1000.
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Nel secolo XIV con l’aggiunta della torre ottagonale il presidio viene trasformato in Castello.
- Nel corso degli anni Orsara è invasa e saccheggiata ripetutamente:
- nel 1631, durante la Seconda Guerra del Monferrato, viene predata dai lanzichenecchi in fuga;
- nel 1644 Orsara subisce da parte dell’esercito francese un cruento saccheggio;
- nel 1646 il castello d’Orsara è occupato da una parte dell’armata francese proveniente da Novi ligure.
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I più importanti feudatari di Orsara furono nell’ordine:
- i Malaspina, ricordati da Dante Alighieri, nel “Purgatorio” della Divina Commedia, in ringraziamento per l’ospitalità ricevuta durante una sua visita;
- i Lodrone che, subentrati con il matrimonio di Giovanni Battista Lodron con Violante Malaspina, nel corso del XV secolo ampliano e trasformano
in residenza signorile il castello, rimanendo ad Orsara sino al 1597, anno in cui si estingue il ramo della celebre famiglia;
- i conti Ferrari, signori di Orsara sino al 1797, che durante il XVII e XVIII secolo apportano ulteriori rifacimenti alla costruzione.
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Agli inAgli inizi del 1900, dopo numerosi passaggi, il Castello diventa di proprietà della Famiglia Remondini di Genova che dà luogo ad un profondo restauro degli
interni, riportando gli ambienti agli antichi fasti.
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Il castello ha così un nuovo ciclo con:
- saloni con pavimenti in maiolica impreziositi da mobili d’epoca e da quadri antichi, con affreschi che testimoniano, attraverso gli stemmi, le nobili
famiglie succedutesi nel controllo del maniero;
- sotterranei, un tempo prigioni, caratterizzati da soffitti a botte o a crociera che ospitano un’azienda agricola produttrice di vini e propositrice di
iniziative turistiche e di eventi culturali.
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