Forte di Gavi
Regione Piemonte
Provincia di Alessandria
Comune di Gavi
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
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Fortezza di tipo prettamente difensivo
Origini:
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Il forte di Gavi è una storica fortezza di tipo prettamente difensivo costruita dai genovesi su un preesistente castello di origine medioevale.
Struttura:
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La fortezza si erge su una rocca naturale a strapiombo sul borgo antico di Gavi.
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È stata realizzata inglobando un preesistente castello fatto erigere, secondo la leggenda, al tempo delle occupazioni saracene e ungare dalla principessa Gavia
(o Gavina) che in quella località aveva stabilito la sua residenza.
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Secondo la leggenda, la principessa era di origine francese, tanto che ancor oggi il viottolo che conduce al forte, salendo dal borgo, porta il nome di Monserito
(da mon cheri).
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Nel corso dei secoli la trasformazione da castello a forte è stata lenta ma costante: i primi interventi radicali sulla struttura originaria vengono compiuti nel
1540 dall'ingegnere militare Giovanni Maria Olgiati.
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I lavori di ampliamento, interni ed esterni, con l’ausilio e la progettazione dei più famosi ingegneri militari dell’epoca proseguono sino agli albori del XIX secolo.
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All’esterno, sul lato di levante, viene costruita la “ridotta” di Monte Moro, collegata al Forte attraverso una “galleria” fortificata.
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AAll’interno vengono edificati alloggi per militari e ufficiali, cisterne, polveriere, corpi di guardia e piazze d’armi.
Conservazione:
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La Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte, dal 1978, ha avviato una costante e progressiva opera di restauro e salvaguardia
di questo raro esempio di architettura militare.
Storia:
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L’esistenza del Castello di Gavi è testimoniata da un documento dell’anno 973 e, successivamente, da un “diploma” imperiale firmato da Enrico VI, figlio di Federico I
detto il Barbarossa.
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Con quest’atto, datato 30 maggio 1191, il sovrano dona in feudo alla Repubblica di Genova il Castello ed il Borgo di Gavi con le relative dipendenze.
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Seppure fra alterne vicende il Castello di Gavi rimane dominio genovese sino al 1418, quando la proprietà, a seguito di eventi bellici, passa sotto la Signoria dei
Visconti di Milano.
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Da questi il feudo di Gavi con l’antico Castello viene investito ai Fregoso.
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Dagli Sforza, l’investitura è trasferita alla nobile famiglia dei Guasco signori di Francavilla, i quali rimangono feudatari del Borgo e del Castello di Gavi sino
al 1528.
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Il 14 novembre del 1528 il conte Antonio Guasco vende alla Repubblica di Genova tutti i diritti esistenti sul Castello (unitamente al Borgo ed al territorio
circostante) per “mille luoghi” del Banco di San Giorgio.
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La Repubblica di Genova rimane in possesso del Castello di Gavi, dal 1528 al 1815, anno nel quale, dopo la caduta di Napoleone, anche l’antica Repubblica genovese viene
soppressa ed annessa al nuovo Stato Sabaudo.
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