Castello di Uviglie
Regione Piemonte
Provincia di Alressandria
Comune di Rosignano Monferrato
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Conservazione:
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Dopo essere stato per secoli la roccaforte del feudo circostante, è oggi una nobile dimora di villeggiatura.
Struttura:
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Il complesso è strutturato su tre corpi di fabbrica irregolari disposti ad "U", sulla cui sponda rivolta ad sud, spicca un torre circolare
ed al centro della sponda nord, molto più grande e massiccia di quella sud, sorge una torre quadrata che sovrasta il tutto.
Origini:
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Le prime notizie certe del castello risalgono a un documento datato 14 giugno 1322 con cui il marchese di Monferrato Teodoro I concede alla famiglia Pocaparte la
licenza “hedificandi castrum Ivilie” come propria dimora fortificata.
Storia:
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Nel XIV secolo, in seguito all'imposizione di nuove tasse da parte di Giovanni II Paleologo per riscattare i luoghi e i castelli pignorati dal padre Teodoro,
ha inizio un contenzioso nel quale la famiglia dei Pocaparte risulta esserne la più colpita.
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Nel 1495 Giovanni Antonio Pico, di antica famiglia patrizia casalese e Commissario Marchionale di Casale, ottiene dal marchese Gian Giacomo Paleologo la giurisdizione
sul feudo di Uviglie.
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Nel 1680, la famiglia dei Pico Gonzaga ottiene dal duca di Mantova e Monferrato Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers la nomina a conte e la conseguente elevazione del
feudo a contea.
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Con la morte dell'ultimo discendente maschio della famiglia Pico Gonzaga, Uviglie passa a Felicita Pico Gonzaga, sposa del Conte Ignazio Callori di Vignale, che
insieme al figlio Armodio Callori Pico Gonzaga da inizio ai lavori di restauro del Castello affidandoli all'architetto vercellese Arborio Mella.
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Ad Armodio, deceduto senza prole nel 1879 succede la contessa Luigia Callori in Massel di Caresana.
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Castello e beni di Uviglie passano poi al nipote Conte Emanuele Cacherano di Bricherasio ideatore e fondatore della FIAT nonché erede di una nobile famiglia di
banchieri molto vicina ai Savoia.
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Quest'ultimo, morto celibe nel 1904, lascia tutti i beni di Uviglie in eredità alla sorella Contessina Sofia Cacherano di Bricherasio che, in quanto nubile, concede
nel 1928 ai Missionari della Consolata di Torino la possibilità di insediarsi nel Castello facendone la sede di un noviziato.
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La proprietà dell'immobile fa oggi capo alla "Società Castello di Uviglie".
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