Castelceriolo - Castello dei Ghilini
Regione Piemonte
Provincia di Alessandria
Comune di Castelceriolo
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Struttura:
- Configurazione a "U" con base scarpata :
- 4 torri cilindriche ai lati:
- due sul fronte principale più alte e snelle, sempre a base scarpata;
- due sulle punte della U, massicce e tozze, completano interamente le sporgenze;
- una imponente torre quadrata in funzione di rivellino, munita di ponte levatoio a protezione dell’entrata, sorge al centro della facciata principale.
- Il castello era originariamente circondato da un vasto fossato allagabile, attualmente parzialmente spianato.
Origini:
- Il borgo di Castelceriolo ha origini antichissime, come stanno a dimostrare alcune rovine romane e gli abbondanti giacimenti di
anfore vinarie dell'epoca romana venute alla luce nel passato.
- Quando nel secolo XII, l’agglomerato di case prese l'aspetto definitivo
di paese, la ricca famiglia Ghilini,
imparentata con i Ghilini di Marengo, per il controllo e la difesa del
territorio, edificò in loco un primitivo castello.
Storia:
- Dopo un primo periodo di splendore il castello non più consono agli interessi della famiglia Ghilini, venne abbandonato e lasciato senza alcuna manutenzione per
un lungo periodo.
- Nel 1468 Giuliano Ghilini I, già infeudato del luogo per disposizione degli Sforza di Milano, prende domicilio nel
castello, trovatolo possente, ma degradato da anni di abbandono, ne inizia la ricostruzione.
- Nel 1511 suo figlio Francesco, ormai signore di tutto Castelceriolo, da
inizio al rifacimento del complesso, dandogli una configurazione di fortezza con torre centrale e torrette laterali,
il tutto circondato da un profondo e largo fossato allagabile, sormontato da
un ponte fisso terminante con ponte levatoio.
- Il 15 agosto 1527, il francese Odetto Fois, signore di Lotrecco, diede ordine ai capitani alessandrini Giorgio e Luigi Baratta di impadronirsi del castello e
del paese.
- Nel 1555 gli armati del duca di Alba, al soldo della Spagna, presero il castello di Castelceriolo, tagliando i fitti boschi e saccheggiando il paese.
- Nel giugno 1625, le truppe tedesche presero stanza usando prepotenza sulle persone e sugli averi.
- Nel 1643 e nel 1644, Castelceriolo venne saccheggiato da varie truppe stanziatesi in loco.
- Nel luglio del 1657, i cavalleggeri ed i moschettieri di Spagna e di Alessandria calarono nelle campagne castelceriolesi per far man bassa dei raccolti, appiccando
poi incendi che danneggiarono i campi, le case e lo stesso castello.
- Nel 1722, con il passaggio di Alessandria a casa Savoia dopo il trattato di Utrecht, i Ghilini perdettero il feudo, che passò alla giurisdizione di Alessandria.
- Il 5 gennaio 1745, per volontà del re di Sardegna Carlo Emanuele III di Savoia, il feudo fu dato al nobile uditore tortonese Antonio Zenone, in titolo di Comitale,
mentre il castello passò alla contessa Laura di Sambuy.
- Laura Balbo Bertone contessa di Sambuy, figlia di Manfredo, il 10 maggio 1870
sposò il conte Gaetano Galli della Loggia, che
in seguito si fece cura del restauro del castello.
- In base a primitivi documenti ripristinò i bastioni ed il fossato, rinforzò la facciata e le torri che coronò con nuove merlature ghibelline, riportando
in tal modo la poderosa costruzione al suo originario splendore.
- Successivamente il maniero passò alla casa dei conti Calvi di Bergolo.
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