Castello di Casaleggio Boiro
Regione Piemonte
Provincia di Alessandria
Comune di Casaleggio Boiro
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Nato intorno al X secolo per il controllo della strada delle “capanne di Marcarolo”, via obbligata per le comunicazioni tra Lombardia, Piemonte e Genovesato,
è posto su di una scoscesa altura dominante la detta strada.
Struttura:
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Il castello sorge notevolmente staccato dal paese, e totalmente isolato ad eccezione di una piccola chiesa.
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Si tratta di uno degli edifici monferrini di origine più' antica, che rimaneggiamenti e ricostruzioni rinascimentali hanno in parte modificato.
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Di struttura monolitica a “C”, chiusa da un muraglione, è caratterizzato da due torrioni, uno quadrato integrato nella struttura originaria
che supera di poco l'altezza delle cortine e uno tondo, aggiunto successivamente e di stile completamente diverso.
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Uno dei particolari più interessanti di questo edificio, oltre ad alcune decorazioni a merletto delle bifore è il rilievo in pietra che funge da architrave d'ingresso, in
cui sono raffigurati un cavaliere armato di scudo e lancia, con un’arma gentilizia incisa sullo scudo e sulla gualdrappa del cavallo ed una dama affiancata da due leoni.
Conservazione:
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Il Castello è in uno stato di buona conservazione ed è anche famoso in quanto in questo maniero sono state girate alcune scene di una famosa versione televisiva dei
"Promessi sposi" in cui il castello rappresenta il nido d'aquila dell'Innominato.
Storia:
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La prima notizia del luogo è in un documento del 10 giugno 1003, data in cui il marchese Adalberto, figlio di Otoberto, con la moglie Adelaide donano alcuni beni al
monastero di Castiglione nella diocesi di Parma, fra questi vi è la località "Casadego" del Tortonese.
- Il dominio di Casaleggio fu di grande importanza strategica poiché dal castello si dominava la via che permetteva le comunicazioni tra Lombardia, Piemonte e
Genovesato.
- Tale importanza strategica che fu probabilmente la causa primaria dell'erezione del castello ed è attestata anche dai molti passaggi di truppe per questa località:
- - nel 1180 vi transitarono i Genovesi per assediare Silvano d'Orba;
- - nel 1126 vi passarono i soldati di Genova che si recavano in soccorso di Capriata d'Orba assediata dagli Alessandrini;
- - verso il 1273 Genova in lotta con i marchesi del Bosco inviò Egidio di Negro con cento balestrieri ed altri armati ad assediare il castello di Tagliolo,
le truppe della Repubblica attraversarono Casaleggio per poi unirsi a Lerma con gli armati di Iacopo Doria podestà di Voltri.
- Nel XV secolo il luogo divenne quasi un centro nevralgico per gli spostamenti di eserciti:
- - nel 1409 le truppe di Facino Cane vi transitarono per le vie delle capanne di Marcarolo per poi ricongiungersi con i soldati del marchese Teodoro II
Paleologo;
- - nel 1414 passarono gli armati di Isnardo Guarco che tentava di togliere la signoria di Genova a Giorgio Adorno.
- Nel 1413 Casaleggio fu occupato dalle soldatesche di Francesco Sforza per poi essere restituito quattro anni dopo ai Paleologi.
- Nel 1536 vi fu un passaggio di truppe francesi che si recavano in soccorso di Torino.
- Nel 1306, quando Teodoro I Paleologo annunciò il suo arrivo a Casaleggio, signore del luogo era Oberto Spinola.
- Nel 1355 il feudo venne poi confermato a Giovanni II Paleologo dall'imperatore Carlo VI di Lussemburgo.
- Il 19 gennaio 1425 per seicento fiorini d'oro il marchese Giangiacomo di Monferrato e sua sorella Sofia, imperatrice dei Greci, concedevano il feudo al genovese
Zaccaria Spinola.
- Estintasi la dinastia dei Paleologi, il feudo, come tutte le altre terre monferrine, passò ai duchi di Mantova che, il 9 febbraio 1558 investirono il genovese
Nicolao Spinola del feudo di Casaleggio.
- Nel 1553 il sequestro di sette buoi ad un polceverasco che cercava di evadere i diritti di pedaggio scatenò una piccola guerra.
- Agli inizi del Seicento Casaleggio apparteneva al genovese Francesco Spinola e a Giovanni Battista Scotti.
- Successivamente il feudo appartenne per via matrimoniale ai Ristori e
successivamente ai Guiglia.
- Oggi il castello appartiene ai conti Carlo, Francesco e Carlo Giovanni Guiglia
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