Castello del Monferrato o dei Paleologi
Regione Piemonte
Provincia di Alessandria
Comune di Casale Monferrato
Documentazione fotografica
Ingresso piazzale Divisione Mantova
Ingresso piazza Castello
Torrione di nord/ovest
Torrione di sud/ovest
Torrione di sud/est
Torrione di nord/est
Lato nord
lato sud: ex accesso con ponte levatoio, ove si vedono gli scassi dei bolzoni.
Interni
Bassorilievo marmoreo raffigurante le insegne gentilizie dei signori del Monferrato: Paleologi e Gonzaga.
Descrizione
Tipologia:
- Edificio militare del XIV secolo
Struttura:
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La struttura attuale, di forma esagonale asimmetrica con quattro torri sui lati est e ovest, circondata da fossato, deriva dagli interventi effettuati dai
Gonzaga tra il 1560 e il 1570.
Conservazione:
- Originariamente constava anche di quattro rivellini posti ai lati delle torri, demoliti con l'avvento dell'Unità d'Italia perché non più funzionali alla
destinazione d'uso.
Storia:
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Da documenti casalesi, si deduce che in origine l’attuale castello, era un nucleo abitativo, protetto da un recinto fortificato, probabilmente risalente al X secolo.
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Nell’agosto del 1351, Giovanni II il Paleologo Marchese del Monferrato, diede inizio alla costruzione dell’attuale Castello, entrando contrasto con il comune di Casale,
ostile all’iniziativa, perché il Castello non nasceva per difendere il borgo casalese, ma piuttosto come strumento di controllo sul borgo medesimo.
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Nonostante l’opposizione dei casalesi, i lavori vennero portati a termine nel 1357.
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Costruito adiacente le mura di cinta del borgo, inglobando la porta di Aquarolio, dominava tutto l’abitato e controllava la strada proveniente dalle colline.
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L’originario Castello era di forma quadrangolare, con torri d’angolo e una torre merlata, residuo forse dell’antica porta di Aquarolio, dal castello partivano i
cammini di ronda delle mura
del borgo.
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Il complesso era difeso all’esterno da un fossato e da un rivellino a forma di torre posto tra il fossato e le mura.
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Nel XV secolo Casale assunse il ruolo di capitale del marchesato del Monferrato, ottenendo nel 1474 il titolo di città.
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I marchesi Guglielmo VIII e Bonifacio V, ristrutturarono completamente il Castello e lo elevarono a sede della corte (1464-1494).
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Nel 1533, alla morte dell’ultimo Marchese Paleologo, avvenne un traumatico e contrastato passaggio di proprietà di Casale ai Gonzaga di Mantova.
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In relazione alle belligeranze del momento, il Castello venne rinforzato ed adattato alle nuove tecniche belliche che prevedevano un uso sempre più massiccio
dell’artiglieria.
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Tra 1560 e il 1570 si intervenne pesantemente sulle mura del castello, ispessendole e trasformando i due lati lunghi in linee spezzate; la pianta assunse così
la forma esagonale che ancora oggi vediamo.
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Le quattro torri furono rafforzate e vennero costruiti quattro rivellini a proteggere le entrate.
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Agli inizi del secolo XVII il Castello, oltre che svolgere ruolo di fortezza, prese anche la funzione di sede di corte e per motivi diplomatici i duchi di Mantova,
impegnati in frequenti trattative con i Savoia, spesso vi soggiornarono.
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Tra il 1637-1665, il duca Carlo II Gonzaga-Nevers più volte risiedette in città con tutta la sua corte dando un notevole impulso alla vita mondana e culturale di Casale.
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Con la crisi della dinastia dei Gonzaga, il Castello di Casale andò incontro ad un declino inarrestabile.
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Dal 1708, dopo il passaggio del Monferrato e della città di Casale ai Savoia, il Castello venne, per un lunghissimo periodo, utilizzato come caserma.
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A metà del secolo XIX, in previsione di una guerra con l'Austria, Casale venne fortificata ed il Castello fu inglobato nella struttura difensiva, abbattendo rivellino
rivolto verso la città, divenuto inutile per la difesa e odiato dai casalesi perché rivolto contro di loro.
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Con l'avvento dell'Unità d'Italia anche gli altri tre rivellini divennero superflui, per cui furono anch'essi demoliti.
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Successivamente il castello divenne sede del Distretto militare per il reclutamento di leva.
- Negli anni ’60 il Distretto viene soppresso e accorpato a quello di Alessandria.
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Dopo il 1965 il Castello diventa “deposito territoriale della Divisione Cremona”.
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Tra il 1982 e il 1983 Il Castello viene abbandonato dall’esercito.
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Nel 1993, il Comune di Casale, decide l’acquisto dell’immobile che, nel 1999, passa di proprietà dal Demanio al Comune.
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Con decreto legislativo n. 490 del 29.10.1999, viene dichiarato dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici “immobile di particolare interesse storico e
artistico”.
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Nel 2001 prende l’avvio il primo lotto di restauro.
- Oggi il castello è in parte visitabile ed è diventato un punto culturale della città.
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