Ducato di Parma e Piacenza
Varano de' Melegari - Castello Pallavicino
Ducato di Parma
Val Ceno
Comune di Varano de' Melegari
Documentazione fotografica
Il dongione e la struttura del castello, una volta uniti solo da un ponte levatoio.
Le due torri che nascondono l'ingresso, posto nell'angolo a destra dopo le torri.
La rocca lato fiume
Descrizione
Tipologia:
Origini:
- Eretto nel 1208 sopra uno scoglio di arenaria, sull’impianto di un preesistente fortilizio dell' XI secolo già edificato su di un castrum romano.
Struttura:
- Il castello è il risultato di aggiunte successive effettuate attorno al Dongione a struttura quadrata, che serviva da difesa della cinta muraria che racchiudeva
la piazza d'armi ed il borgo.
- Una prima ristrutturazione si ha nel XV secolo ad opera di Rolando Pallavicino detto il Magnifico.
- La struttura del castello viene poi notevolmente modificata dai lavori realizzati nel ‘400 dai Visconti durant
- Nel 1452 Rolando il Magnifico riconquistato il feudo, definisce l'attuale assetto del castello, rendendo il complesso, una roccaforte strategica posta a
guardia della vallata del Ceno, che con l'utilizzo di quattro torri disposte in modo non consueto, ma molto efficiente, costituirà uno dei migliori esempi di
architettura difensiva:
- Il dongione, posizionato sullo spigolo nord verso la strada, originariamente collegato al castello attraverso un ponte levatoio, viene integrato nel castello,
che diventa a pianta quadrata con cortile interno e camminamento di ronda.
- Lo spigolo ovest, essendo su di un dirupo, è privo di torri.
- Le altre tre torri sono allineate sul lato che guarda il borgo, a protezione dell'ingresso, che collocato tra la torre est e la torre centrale, rimane
in un'ansa, in modo da rendere impossibile l’utilizzo di arieti o altre macchine da sfondamento.
- L'utilizzo degli spazi interni, viene così suddiviso:
- Il piano terra viene usato come prigione (essendo costruito su di una roccia non vi possono essere segrete interrate).
- Il 1° piano, comunicante tramite una scala con la prigione, viene adibito a sala del tribunale, dove si istruiscono processi e si eseguono sentenze.
- Il 2° piano è dedicato alla residenza del castellano. Il 3° piano ospita la stanza dei servi ed il granaio.
Storia:
- Nel X secolo a fianco dell’imperatore Ottone I, giunse in Italia Adalberto Pallavicino, di antica stirpe longobarda, il capostipite degli attuali marchesi.
- Nel 1087 abbiamo il primo riferimento storico del castello, quando viene menzionato come patrimonio ereditato da Uberto, nipote di Adalberto.
- Tra il XII - XIII secolo sanguinose contese tra il partito guelfo che rappresentava gli interessi del Papa ed il partito ghibellino che sosteneva quelli
dell’imperatore, portarono a guerre sanguinose e fratricide.
- Durante il regno di Federico II di Svevia (1220-1250), nella provincia di Parma, i Pallavicino e i Landi (signori del castello di Bardi) si distinsero per la
loro fedeltà all’imperatore e consolidarono così i loro possedimenti, sino a creare stati sovrani con diritto di battere moneta.
- Nel 1405 Varano passò sotto il dominio dei Visconti di Milano.
- Nel 1452, Rolando Pallavicino detto “Il Magnifico”, riconquistò i possedimenti della famiglia.
- Nel 1526, alla morte di Bernardino Pallavicino, il territorio di Varano e il suo castello furono divisi tra due dei suoi figli: Pallavicino e Gian Francesco;
dopo di allora il feudo fu suddiviso, non senza liti, tra gli eredi di questi.
- Nel 1588 lo Stato dei Pallavicino venne soppresso dai Farnese ed i possedimenti inglobati nello Stato Farnesiano.
- I Pallavicino, però, continuarono a mantenere redditizi possedimenti nella zona e ad esercitare privilegi feudali fino alla metà del Settecento, emanando leggi,
amministrando la giustizia e nominando podestà, pretori e notai.
- Nel 1766 avvenne una rivolta degli abitanti di Varano contro il podestà nominato dal marchese Uberto Pallavicino, accusato di disonestà e abusi.
- Nel 1805, con l’abolizione dei diritti feudali e l’introduzione del Codice napoleonico, a Varano venne nominato il primo “maire” (sindaco): Luigi Grossardi.
- Tra il 1821-1831, durante il regno della duchessa Maria Luigia d’Austria il Comune fu assegnato al territorio amministrativo di Borgo San Donnino (Fidenza);
in quegli anni le cronache segnalano a Varano la presenza di cospiratori carbonari.
Ritorna
go to Home
Testi e fotografie sono tutelati dalle norme sul Diritto d'Autore.
L'autore pertanto mantiene il diritto esclusivo di pubblicare le opere e di utilizzare economicamente le stesse in ogni forma e modo, originale o derivato.