Ducato di Parma e Piacenza
Castello di Castelcorniglio
Ducato di Parma
Val Ceno - torrente Pessola
Comune di Solignano
Documentazione fotografica:
Descrizione
Tipologia:
Origini:
-
Nel 1226 il castello «Corniliolum» viene descritto negli statuti del Comune di Parma come struttura eretta a baluardo della bassa Val Ceno.
Struttura:
- Castello eretto sulle sponde del torrente Pessola, affluente del Ceno, in un ambiente caratterizzato da un’atmosfera selvaggio-romantica, in un posto dove
non penseresti di trovare un castello reale, ma una residenza di elfi e gnomi, posta alla fine dell'arcobaleno.
- Il castello risulta essere piuttosto contenuto a causa dell'orografia della zona in cui sorge.
- Tra il XVI e il XVII secolo modifiche e lavori di ristrutturazione hanno mutato l'aspetto del castello, rispetto alla struttura originaria.
- La corte d'ingresso, cinta da una bassa muratura ottocentesca, è orlata da due torri circolari poste ai lati.
- Dietro l'ingresso ci sono due cortili dai quali si accede al corpo di fabbrica principale sormontato da un mastio quadrato.
- Una lunga fila di merlature ghibelline costruite nei primi del '900, decora l'intera struttura.
Storia:
- Il castello «Corniliolum» viene descritto negli statuti del Comune di Parma (1226) come proprietà del comune, eretto a baluardo della bassa Val Ceno.
- Verso la metà del 1200 il Comune di Parma cede il castello a Manfredo Pallavicino, erede di Oberto il Grande.
- Nel 1430, Niccolò Piccinino ne diviene proprietario.
- Successivamente, ma in data incerta la proprietà passa alla famiglia Pallavicini, e successivamente alla famiglia Rugarli, già feudatari del castello di Golaso
in Val Ceno.
- A fine Ottocento Castelcorniglio diviene proprietà degli Zanetti, per poi passare al commendator Giuseppe Zanchi, di cui il discendente, Gustavo Buratti Zanchi,
è attualmente gestore del castello, adibito ad agriturismo.
Ritorna
go to Home
Testi e fotografie sono tutelati dalle norme sul Diritto d'Autore.
L'autore pertanto mantiene il diritto esclusivo di pubblicare le opere e di utilizzare economicamente le stesse in ogni forma e modo, originale o derivato.