Ducato di Parma e Piacenza
Castello di Sissa o Rocca dei Terzi
Ducato di Parma
Val Taro
Comune di Sissa Trecasali
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Origini:
-
Nel 1362 Gherardo Terzi, condottiero al soldo di Bernabò Visconti, ottenne la proprietà di una torre a Sissa col vincolo di restaurarla, fortificarla e difenderla.
Struttura:
- La rocca, si sviluppa attorno ad un piccolo cortile centrale, collocato sul retro dell'alto mastio, che funge da ingresso.
- Le facciate sono interamente rivestite in laterizio.
- Il torrione di 27 mt. si innalza al centro della facciata principale, conserva gli antichi beccatelli con caditoie, le finestre strombate e la fessura centrale che
fino al XV secolo ospitava il bolzone del ponte levatoio, sostituito nel 1986 con un moderno scalone a due rampe contrapposte, realizzato in cemento armato e legno.
- Al centro del mastio è posizionato un grande orologio, che sostituisce l'antico esemplare cinquecentesco in ferro a carica manuale, ancora funzionante
e oggi esposto in una sala interna.
- Ai lati del torrione si sviluppano simmetricamente i corpi che compongono il palazzo signorile, dai tratti settecenteschi.
- Al centro del lato orientale si apre un secondo ingresso, raggiungibile attraverso un grande scalone a due rampe in cemento e mattoni, realizzato
intorno alla metà del XX secolo su progetto dell'architetto Mario Vacca.
Storia:
- Notizie di Sissa si traggono da una pergamena del 945 nella quale si parla di un piccolo nucleo, facente parte di un abitato chiamato Palasone, distaccato (scisso)
da questi dalla modifica dell'alveo del fiume.
- In seguito a questo fatto, venne coniato il toponimo di Sissa, dal termine latino "sixia".
- Nel 1195 l'imperatore Enrico VI concesse ai Canonici della Chiesa di Parma piena giurisdizione su Palasone, Sissa e Coltaro.
- Nel 1362 Gherardo Terzi, condottiero al soldo di Bernabò Visconti, ottenne la proprietà di una torre a Sissa col vincolo impostogli dal Visconti di restaurarla,
fortificarla e difenderla.
- I nuovi feudatari abbatterono l'antica torre quadrangolare, eretta a difesa del borgo e costruirono una rocca difensiva imponente, destinata a sopportare i continui
attacchi dei rivali.
- Nel 1386 Gian Galeazzo Visconti concesse il possesso alla famiglia Terzi e ai suoi discendenti delle località di Sissa e Trecasali.
- Nel 1409 Ottobono Terzi, con i fratelli Jacopo e Giovanni, vennero uccisi a tradimento da Attendolo Sforza ed i Rossi di S. Secondo, con l'occasione, tentarono
ripetutamente di impossessarsi della rocca.
- Nel 1422, Sissa fu occupata dalle milizie della Repubblica di Venezia, alleata dei Terzi, in guerra col duca di Milano.
- La rocca di Sissa, sottoposta a continui assalti, subì danni ingenti ed i Veneziani conclusero che era troppo dispendioso mantenervi un presidio e che quella
postazione era indifendibile.
- Demolirono quindi la rocca preservandone soltanto il maschio e restituirono Sissa e Torricella, a Guido Terzi.
- Il 22 ottobre 1440, Giberto, Nicolò e Guido Terzi, vennero investiti dal Duca di Milano, del feudo di Sissa, potendo iniziare così la ricostruzione della Rocca,
ma in maniera assai ridotta rispetto alla possente struttura originale, in quanto il luogo aveva perso la sua importanza strategica.
- Nel 1630, anche in questo territorio si propagò la peste di Milano, portata dai traffici sul Po.
- Nella prima metà del XVIII secolo, l'ultimo conte Terzi diede in sposa la figlia Corona al marchese Bonifacio II Rangoni che assunse anche il nome di Terzi.
- Nel periodo vennero affrescate le stanze della Rocca, ormai palazzo settecentesco, da Sebastiano Galeotti.
- Nel 1805, dopo la definitiva soppressione dei feudi, al conte di Sissa rimasero dei terreni, diverse case ed il castello.
- A metà Ottocento i beni passarono in mano ai Raimondi.
- Nel 1900, i Raimondi li vendettero per 45 mila lire al Comune di Sissa, il quale fece della Rocca la sede degli Uffici Municipali.
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