Ducato di Parma e Piacenza
Castello di Sarmato
Ducato di Piacenza
Val Tidone
Comune di Sarmato
Documentazione fotografica
Le mura esterne:
Il borgo interno:
Le feritoie di difesa
La porta d'accesso e la Chiesa principale
L'interno del castello con il giardino.
La rocchetta vista dall'interno
Il lato nord, con l'antico letto del Po
La Rocchetta vista dall'esterno
Il Castello sormontato dal mastio
Descrizione
Tipologia:
Origini:
-
Le origini
del castello iniziano con un insediamento di popolazioni sarmatiche, calate in Italia con i Longobardi alla metà del Cinquecento.
Struttura:
- Il complesso interamente edificato in laterizio è circondato da mura con torri angolari e anticamente contornato da un fossato.
- Si compone da un piccolo borgo a pianta rettangolare, diviso da due strade perpendicolari, con varie abitazioni, tre chiese, il castello sovrastato dal mastio.
- Gli accessi sono controllati da tre porte protette da costruzioni difensive:
- L'ingresso principale è a sud, difeso da uno pseudo rivellino merlato con due archi, uno per la posterla pedonale e l'altro per l'accesso carrabile,
entrambi anticamente dotati di ponte levatoio, come si rileva dagli scassi dei bolzoni ancora evidenti.
- Gli altri due accessi fortificati si trovano uno ad est, ospita il municipio, e l'altro ad ovest chiamato la rocchetta.
- Il castello rivolto verso nord, si affaccia sull'antico letto del Po, ha pianta a forma di U ed è il risultato di ampliamenti del mastio costruito nel XIII
secolo su una preesistente torre longobarda.
- La rocchetta, che doveva respingere gli attacchi provenienti dal Po, adibita nel XV secolo a sede del presidio militare e a prigione,
fu trasformata poi in residenza di campagna nel secolo scorso.
- Ampliato e trasformato in residenza signorile dai conti Zanardi Landi, viene dotato di un parco racchiuso all'interno delle mura.
Storia:
- Sarmato ed il suo castello traggono le origini da un insediamento di popolazioni sarmatiche, calate in Italia con i Longobardi alla metà del Cinquecento.
- Il Castello di Sarmato costituì, assieme a quelli di Castel San Giovanni e Borgonovo, uno dei più importanti avamposti della fazione guelfa piacentina a difesa
della Val Tidone, contro la corrispettiva fazione ghibellina pavese.
- Nel 1216 si hanno i primi documenti comprovanti l'esistenza della rocca, quando, milizie piacentine e milanesi, vi si riuniscono per muovere guerra ai pavesi.
- Nel 1270 la fortezza, allora difesa dalla famiglia Pallastrelli, venne attaccata e danneggiata dalle milizie del conte Umbertino Landi Signore di Bardi.
- Nel 1376 il castello venne concesso da Galeazzo Visconti, allora Signore di Milano, al nobile Bartolomeo Seccamelica, che lo aveva appena acquistato dai Pallastrelli
e tramite l’unica figlia rimasta passò alla famiglia Scotti.
- Per un breve periodo di tempo passò agli Arcelli.
- A metà del Quattrocento tornò in proprietà ai conti Scotti.
- Nel 1819, con la scomparsa dell’ultimo discendente maschio degli Scotti, il castello passò agli eredi conti Zanardi Landi, a cui rimane tuttora.
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