Ducato di Parma e Piacenza
Castello di Tabiano
Ducato di Parma
Val Stirone
Comune di Salsomaggiore Terme
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Origini:
-
Le notizie riguardo la data di nascita del castello sono scarse e contraddittorie:
Alcuni indicano le origini intorno al X secolo, altri
riportano le origini al 1145, quando i Pallavicino entrarono in possesso del feudo.
Struttura:
- La fortezza venne costruita utilizzando come base lo spiazzo di un antico insediamento difensivo di origine romana e longobarda, che si erge al culmine
di uno strato roccioso che strapiomba a valle da due lati, ma che al suo culmine ha una forma piatta ed allungata, con dimensioni tali da costituire un insediamento
abitativo e militare di tutto rispetto.
- Il grande e articolato castello, frutto di modifiche ed ampliamenti
susseguitisi nei secoli, si sviluppa su una pianta pressoché rettangolare.
- Al centro si eleva il corpo principale del maniero, al cui interno
spicca l'alta torre di guardia di forma squadrata che funge da eccezionale punto
di vedetta.
- Le facciate quasi interamente in pietra dei vari edifici che compongono il castello sono coronate da merlature ghibelline, che caratterizzano
anche l'antica torre d'ingresso, in cui sono ancora evidenti gli scassi dei bolzoni del ponte levatoio, in seguito sostituito da un
ponticello in legno.
- All'interno delle mura duecentesche ai cui spigoli si innalzano
due torri angolari a pianta circolare, si sviluppa la parte più antica del
borgo.
- La complessa struttura del maniero è ingentilita dalle numerose terrazze e dai bastioni del XII secolo, trasformati in giardini.
Storia:
- Le notizie riguardo la data di nascita del castello sono scarse e contraddittorie:
Alcuni indicano le origini intorno al X secolo, ad opera del Pallavicino Adalberto, in concomitanza alla discesa in Italia dell'imperatore Ottone I di Germania.
- Altri riportano le origini al 1145, quando i Pallavicino entrarono in possesso del feudo, prima dominio del Vescovo di Parma.
- È comunque certa la presenza di una possente fortezza agli inizi del XII secolo, nella quale Delfino Pallavicino poté resistere per ben due anni agli assalti
dei Piacentini.
- Nel 1143, Oberto Pallavicino divise tra i figli i suoi vasti possedimenti di Parma e Piacenza: ad Alberto il Greco (morto crociato) le terre della Liguria e del
Genovese, a Guglielmo il contado di Piacenza, a Delfino e Tancredi le terre ed i castelli verso il Taro, compreso Tabiano.
- Da questa divisione nacque una sanguinosa contesa tra Delfino e il padre Oberto, che coinvolse anche i Comuni di Parma, Piacenza e Cremona e che ebbe come punto
focale il castello di Tabiano.
- Nel 1148, dopo la morte di Oberto, il figlio Guglielmo ed i suoi alleati cinsero ancora d'assedio il Castello, ma Delfino, con una improvvisa sortita costrinse gli
assedianti ad una fuga disordinata.
- Nel 1149, nonostante la dura sconfitta, i Piacentini e Guglielmo portarono un assalto al castello, ma questo resse.
- Nel 1150 Delfino non ebbe forze sufficienti per resistere ad un nuovo assedio e fu costretto a fuggire con i suoi fedeli, lasciando Tabiano al nemico, che lo
saccheggiò e lo rase al suolo.
- I Piacentini avendo scarso interesse a mantenere un presidio molto lontano dalla loro città, si accordarono con Delfino, che, diede inizio ad una rapida ed
efficiente ricostruzione.
- Nel 1153 il castello risorse a nuova vita più possente e maestoso che pria.
- Nel 1158, nel corso della dieta di Roncaglia, Federico I di Svevia, sancì la pace tra Delfino ed il fratello Guglielmo.
- Alla metà del XIV secolo un atto notarile fa apparire il "Castrum Tablani", in possesso dei Marchesi di Scipione, discendenti di Manfredo Pallavicino, fratello di
Uberto il Grande.
- Nel 1267, poco prima della morte di Uberto il Grande, il Castello si arrese senza combattere, venendo a patti con i Guelfi di Parma.
- Nei primi decenni del XIV secolo Manfredino, figlio di Uberto il Grande, riconquistò il Castello con l'aiuto dei Visconti di Milano e lo cedette ai cugini di
Scipione come compenso per l'aiuto prestato.
- Successivamente Tabiano passò ad Uberto e successivamente per discendenza a Nicolò.
- Nel 1374 Nicolò, indusse Francesco di Scipione ad uccidere Giacomo di Bargone.
- La congiura di Bargone diede pretesto a Bernabò Visconti di assalire ed espugnare Tabiano.
- Gian Galeazzo Visconti, imprigionato lo zio Bernabò, ritenne opportuno restituire il Castello agli antichi feudatari.
- Rolando figlio naturale di Nicolò, riconosciuto unico suo erede, venne allevato alla corte di Gian Galeazzo Visconti e si pose come unico obiettivo di ingrandire
e rafforzare i suoi possedimenti utilizzando mezzi leciti ed illeciti.
- Nell'arco di tre secoli,. dal 1458 al 1756, dal primo Uberto all'ultimo Odoardo, si susseguirono a Tabiano nove generazioni di Pallavicino, i discendenti dell'antica
famiglia conducessero una vita da signori di campagna relativamente tranquilla.
- Nel 1636 il Castello diviene teatro di un assedio, l'ultimo della sua lunga storia.
- In piena guerra dei trent'anni, gli Spagnoli conducono numerosi assalti, ma sono sempre respinti dai castellani.
- Il 4 febbraio 1637 Odoardo Farnese firma la pace con la Spagna ed in breve gli invasori si ritirano da tutto il territorio di Salsomaggiore.
- Nel 1756 la dinastia Pallavicino si estingue:
alla morte di Odoardo Pallavicino il Castello non poté essere trasmesso a parenti più o meno prossimi, secondo l'antichissima usanza della famiglia, perché oltre un
secolo prima i Farnese avevano decretato che, in mancanza di discendenza diretta, i feudi sarebbero passati alla Camera Ducale.
Ritorna
go to Home
Testi e fotografie sono tutelati dalle norme sul Diritto d'Autore.
L'autore pertanto mantiene il diritto esclusivo di pubblicare le opere e di utilizzare economicamente le stesse in ogni forma e modo, originale o derivato.