Ducato di Parma e Piacenza
Castello di Scipone
Ducato di Parma
Val Stirone
Comune di Salsomaggiore Terme
Documentazione fotografica
Il castello ed il borgo
La torre cilindrica ed il loggiato seicentesco
La cinta muraria esterna
Il borgo fortificato
Descrizione
Tipologia:
Origini:
- Il Castello di Scipione nasce nel XI secolo come struttura militare all’interno di un sistema difensivo dello Stato Pallavicino.
Struttura:
- Il castello in pietra, frutto di modifiche ed aggiunte nei secoli, si sviluppa su una pianta articolata in continuità con il piccolo borgo medievale, che si estende
lungo il pendio della collina.
- Il maniero è dotato di due cortili, tra cui quello principale, d'onore, prossimo all'ingresso seicentesco, oltre alla terrazza panoramica con il
porticato angolare, in adiacenza allo spigolo meridionale del complesso.
- Dal borgo si accede all'antico torrione in origine adibito ad ingresso del castello, su cui campeggia, fra i bolzoni del ponte levatoio, un affresco raffigurante
un'aquila bicipite incoronata, stemma dei marchesi Pallavicino.
- In corrispondenza dello spigolo settentrionale del castello, si innalza una torre a pianta quadrata, addossata all'ala nord del castello, recuperata durante
i restauri più recenti.
- In particolare, si possono notare le mura a scarpatura abbassate e rinforzate;
tali tecniche costruttive rendevano il castello meno vulnerabile agli attacchi delle nuove armi da fuoco dell’epoca.
- Allo stesso periodo risalgono anche le prigioni, rimaste intatte fino ad oggi.
Storia:
- Il Castello di Scipione, fu costruito nel XI secolo dai Marchesi Pallavicino.
- Nato come struttura militare all’interno di un sistema difensivo dello Stato Pallavicino, ebbe, insieme ad altre fortificazioni, tra cui il castello di Vigoleno,
il castello di Bargone ed il castello di Contignaco, molta importanza nel controllo strategico della valle dello Stirone, per la protezione dei pozzi per l’estrazione
del sale, di cui i Marchesi Pallavicino erano i maggiori produttori e i più potenti arbitri del mercato.
- La leggenda vuole che il nome del borgo abbia origine dalla presenza di una villa romana costruita da Gneo Scipione, zio del distruttore di Cartagine, della
famiglia patrizia romana gens Cornelia, nota proprio con il nome latino di Scipione.
- Nel 1267, al tempo delle lotte tra guelfi e ghibellini, subì diversi attacchi dai piacentini.
- Negli anni 1403 e 1407, le famiglie guelfe Rossi, da Correggio e Terzi, cercarono di accaparrarsi il controllo dei pozzi di sale attaccando e distruggendo il
castello.
- Nel 1447 i fratelli Lodovico e Giovanni Pallavicino lo ricostruirono adottando le più moderne tecniche difensive dell’epoca.
- Il castello di Scipione rimase quasi sempre in possesso alla famiglia Pallavicino, tranne che per un breve periodo dopo la prima guerra mondiale, in occasione
della donazione della marchesa Clelia Pallavicino Fogliani all’"Opera Nazionale Orfani di Guerra" per essere utilizzato come "Colonia Agricola" per gli orfani dei
contadini morti in guerra.
- Il castello venne utilizzato dal 1940 sino alla fine della seconda guerra mondiale come campo di concentramento: in un primo momento vi furono internati cittadini
stranieri nemici e prigionieri politici, arrivando a contenere fino a 170 prigionieri, e dopo l'8 settembre 1943 divenne un campo di smistamento per la deportazione
verso lager nazisti della Germania e dell'Europa del nord.
- Nel 1969 il castello ritornò al ramo primogenito della famiglia fondatrice, in quanto fu acquistato dal diplomatico danese Cristian Frederic Pier von Holstein,
che lo donò alla moglie, marchesa Maria Luisa Pallavicino.
- Del maniero medioevale restano la torre cilindrica, una parte della cortina muraria, un loggiato seicentesco, alcune sale decorate, un pregevole soffitto a
cassettoni intagliati riportanti lo stemma dei Pallavicino.
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