Ducato di Parma e Piacenza
Castello di Veggiola
Ducato di Piacenza
Val Riglio
Comune di Gropparello
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Nel 1550, Gian Francesco della Veggiola commissiona all'architetto e ingegnere imperiale Domenico Gianelli di Siena, la costruzione del complesso.
Struttura:
- L'attuale fisionomia è frutto di numerosi rifacimenti che hanno trasformato il maniero in una dimora signorile.
- La realizzazione del loggiato principale è collocabile nella seconda metà del XVII secolo.
- Ancora riconoscibile, sul fronte anteriore, il portale antico sovrastato dagli incastri del ponte levatoio.
- La costruzione fortificata conserva memoria del fondatore nell'epigrafe in latino sulla facciata.
Conservazione:
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Nello stato attuale è ben conservato ed à abitato.
Storia:
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Nel ‘300, durante la lotta anti-viscontea condotta da Alberto Scoto, il Castello è uno dei centri di maggior ostilità al duca Galeazzo Visconti.
- Il feudatario dell’epoca, Galluccino Fulgosio, ospita nel suo castello parecchi fuoriusciti guelfi da Piacenza tra i quali le cronache ricordano il temerario
Guglielmo Ripaltone, distintosi per le sue incursioni notturne alle mura della città di Piacenza e al castello di Montechiaro, durante le quali cattura numerosi
soldati.
- Nel marzo del 1314 il Ripaltone viene catturato ed impiccato a Piacenza.
- Nel 1315, al fine di porre fine alle feroci contese in atto tra i Guelfi e i Ghibellini locali, Galluccino conclude un accordo parziale di pace con Galeazzo Visconti,
ma per le continue violazioni da ambo le parti, nel 1322 si ha una nuova ripresa delle ostilità.
- In questo contesto il Duca ordina di “portare sterminio nei luoghi tenuti e posseduti dai ribelli (i Guelfi)”.
- Le operazioni di rappresaglia comandate da Oberto del Cairo, Bernabò Landi e Bernardo Anguissola, si rivolgono contro il castello di Veggiola, tenuto da Bardello
Fulgosio, che viene preso e saccheggiato.
- Dopo un mese l’operazione viene ripetuta dalle milizie viscontee che infliggono un altro durissimo colpo al castello.
- Nel 1385, Bianca Fulgosio, signora dei castelli di Veggiola, Gropparello, Fiorenzuola d’Arda e Groppo Ducale, muore senza discendenti maschi ed i nipoti subentrano
alla proprietà.
- Nel Maggio 1515, quando i francesi s’impadroniscono di Piacenza, il castello di Veggiola e altre proprietà dei Fulgosi ospitano diversi soldati spagnoli
e molti altri fuoriusciti che in scorrerie arrecano molti danni ai proprietari delle campagne e dei borghi rurali.
- Tali nefandezze sono commesse con il coinvolgimento dei signori Fulgosi nemici acerrimi del conte Giacomo Anguissola di Montesanto“.
- Nel 1563, con rogito del 14 settembre, Bernardo della Veggiola vende, per 36.000 lire, la quasi totalità della proprietà a Francesco Visconti dei marchesi di
Brignano.
- Nel 1566 Francesco Visconti diventa proprietario di tutto il castello.
- Nel 8 agosto 1572, la vedova del Visconti vende tutte le sue proprietà a Ludovico Casati.
- Nel 1696, dopo un periodo controverso intriso di cause legali, i Barattieri ottengono l’investitura su Veggiola nella persona del conte Carlo Francesco.
- Nella prima metà del ‘700, il conte Paolo nomina erede universale il nipote Fabio Petrucci e con questa nomina i Barattieri della Veggiola si estinguono.
- Nel 1850, la contessa Bianca, moglie del marchese Emilio Malvezzi Campeggi, aliena il bene.
- In epoche più recenti ne diventano proprietari i fratelli Ghirardelli, i signori Gasperini e, attuale proprietario, l’avv. Vincenzo Cairo che ne promuove
importanti restauri.
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