Ducato di Parma e Piacenza
Castello di Zena
Ducato di Piacenza
Val Chero
Comune di Carpaneto Piacentino
Documentazione fotografica:
L'entrata al Castello :
- si nota la ricostruzione del portone carraio da cui sono stati
eliminati i bolzoni del ponte levatoio,
- la posterla pedonale (a destra) trasformata in balcone.
Il fossato di difesa e il ponte "ex levatoio"
Il castello a sinistra, con a fianco l'edificio Ferraria e lo
Stallino
Il lato mancante
L'edificio Ferraria vito da dentro
Descrizione
Tipologia:
Origini:
-
Le origini sono incerte e non si conosce la data esatta della sua fondazione, benché sia probabile che sia stato costruito su preesistenti vestigia, in quanto
parti della cantina risalgano all’epoca romana.
Struttura:
- Il complesso di Zena si sviluppa su una superficie complessiva di 4.000 m², inseriti in un’area verde di circa 20.000 m² ed è composto da sei edifici di
differente origine e con specifiche funzioni.
- Il corpo centrale, il vero e proprio castello, circondato da un vallo corrispondente all’antico fossato, ha struttura massiccia, in origine a pianta quadrata,
oggi ha forma a ferro di cavallo, in quanto un corpo di fabbrica nel '700 fu demolito e sostituito da un muro sormontato da colonne.
- Parziali interventi di restauro vennero realizzati all’inizio degli anni ‘70, poi ripresi dall’attuale progetto di ristrutturazione generale, che ha consentito
l’uso dell’intero castello, il quale ospita, fra l’altro, arredi, suppellettili e opere d’arte di varie epoche.
- Il programma, patrocinato, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Parma e Piancenza, ha l’obiettivo di prefigurare un modello di
diagnosi ed intervento sul patrimonio storico edificato.
Storia:
- Non si conosce la data esatta della sua fondazione, benché sia probabile che parti della cantina risalgano all’epoca romana.
- Le prime notizie relative alle vicende storiche risalgono al 1216, in questo anno risulta che, durante una marcia di avvicinamento a Pontenure, fanti e cavalieri
distrussero il castello o parte di esso, questo fatto potrebbe essere ricondotto il ritrovamento in alcuni ambienti di affreschi bruciati risalenti a quel periodo.
- Si ha poi notizia di una guerra condotta dalla Chiesa contro i Visconti nel 1373, anno in cui il castello venne conquistato da Francesco Confalonieri, che scacciò
il precedente proprietario Leonardo Dolzani legato al Duca di Milano.
- Altri riferimenti certi sono il 1494, quando, dopo altri cambiamenti di proprietà, il castello fu acquistato da Francesco Sforza di Santa Fiora.
- Nel 1531 divenne residenza di Costanza del Carretto (detta Madama la Grande), vedova di Galeazzo Sanseverino. Da lei il maniero passò al nipote Gilberto Sanvitale.
- Nel 1702 il duca Francesco Farnese donò il feudo di Zena ai fratelli Pier Francesco e Giuseppe Anviti per aver esercitato con competenza e fedeltà l’incarico di segretario
presso diversi principi di casa Farnese e aver magistralmente ordinato e diretto l'archivio pubblico e segreto della Camera Ducale.
- L’ultimo maschio della famiglia Anviti fu il conte Luigi, colonnello dell'esercito di Carlo III di Borbone, che dopo l’annessione del Ducato di Parma e Piacenza allo Stato
Piemontese fu arrestato, incarcerato e poi linciato dalla folla inferocita (un episodio terribile che suscitò l’ira di Massimo d'Azeglio, il quale ebbe dure parole
nei confronti dei responsabili di questo delitto di Stato).
- Verso la metà dell’800, il castello passò alla famiglia Perotti, attuale proprietaria.
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