Castello di Sali vercellese
Regione Piemonte
Provincia di Vercelli
Comune di Sali vercellese
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Struttura:
- Il castello fin dalle sue origini, doveva avere più una funzione di Ricetto, adibito a riparo di prodotti agricoli, che di fortilizio militare, caratteristica
che ha conservato anche dopo l’accurato restauro eseguito dall’architetto Luigi Broggi e dall’ingegner Cesare Nava nel 1910.
- Originariamente a pianta quadrangolare, era circondato da un fossato e presentava tre torri quadrate (di cui due, nel restauro del ‘910, vennero rialzate e dotate di
elementi ornamentali); il complesso era dotato di tre ingressi posti sul lato meridionale, settentrionale e occidentale, anche essi rifatti e abbelliti dopo il 1910.
Conservazione:
- Dell’originario castello medievale è rimasto soltanto l’impianto planimetrico, infatti, dopo un periodo di abbandono, esso venne pressoché completamente riedificato
all’inizio del ‘900.
Storia:
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L’origine del toponimo “Sali” deriva dalla voce longobarda Sala, significante corte agreste, casa signorile di campagna con annessi fabbricati rurali.
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La comunità di Sali viene citata per la prima volta in un documento del 1178.
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Poco importante dal punto di vista storico e militare, la località ed il castello di Sali trovano scarsi riferimenti sia nei testi che nei documenti d’archivio,
purtroppo andati in gran parte perduti.
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Prima del XIII secolo la località di Sali non viene nominata nei diplomi imperiali, anche se, il villaggio di Sali dovette far parte di un territorio donato con
diploma imperiale al vescovo di Vercelli Leone nel 999.
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Nel XIII secolo è attestata l’appartenenza all’abbazia di San Benedetto di Muleggio di numerosi beni fondiari nel territorio di Sali.
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Secondo un atto del dicembre 1268, l’abbazia possedeva un terreno in “castro loci Sale”, espressione che dimostra per la prima volta l’esistenza di una fortificazione
nella zona.
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Lunghe contese patrimoniali e giurisdizionali tra l’abbazia e le potenti famiglie dei De Ast, dei Cocorella e dei Bicchieri, interessarono il luogo fino alla metà del XIV
secolo, quando, a partire dal 1376, fu la famiglia De Lanceis ad acquistare terreni e porzioni di fortilizio, rimanendone proprietaria fino alla fine del XVIII secolo.
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Nel 1335 Sali entrò a far parte dello Stato visconteo, con Vercelli ed il suo distretto, rimanendo però coinvolta, dopo un ventennio di tranquillità politica, nello
scontro tra i Visconti e la lega del marchese del Monferrato Giovanni il Paleologo.
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Nel corso della guerra, Sali ed il suo castello vennero ripetutamente devastati dalle truppe monferrine.
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Nel 1427, Filippo Maria Visconti cedette Vercelli ed il suo distretto ad Amedeo VIII di Savoia ed il borgo di Sali entrò a far parte dello Stato sabaudo.
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Nel 1434 il comune di Sali fu posto sotto la giurisdizione della vicina città di Vercelli, iniziando così un lungo periodo di pace.
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Il castello è tuttora adibito a tenuta agricola.
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