Castello di Rovasenda
Regione Piemonte
Provincia di Vercelli
Comune di Rovasenda
Documentazione fotografica
Il cortile interno
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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La signoria dei Rovasenda ha inizio nel 965 quando Ingone, vescovo di Vercelli, concede in feudo a Aimone, conte di Vercelli, il territorio coperto per la maggior
parte dalla "Silva Rovaxinda".
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Il castello nasce nel 1170 per scopi esclusivamente militari.
Struttura:
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Complesso posto su una piccola altura e articolato su più corpi di fabbrica con al centro un ampio cortile, l’insieme è sormontato da una imponente torre.
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La torre alta 48 metri, poggia su un unico arco e il terrazzo sporgente dell'ultimo piano è dotato di una corona di undici caditoie per lato.
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Sul lato nord, attigua alla torre, si erge un'ala fortificata che presenta lo stesso stile architettonico della torre con merloni provvisti di caditoie sostenuti
da barbacani in pietra.
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In epoca rinascimentale viene costruita una nuova ala residenziale, decorata con affreschi, soffitti a cassettoni ed ampie volte.
Conservazione:
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Il complesso gode di buona manutenzione e negli anni settanta è stato restaurato l'interno della torre su progetto dell'ingegnere Paolo Caccia Dominioni, che fu a
lungo ospite del castello, sotto lo pseudonimo di "Silva", nel periodo della resistenza.
Storia:
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Nel 1170 Alberto di Rovasenda, con scopi puramente militari, inizia la costruzione del Castello circondandolo con un ampio fossato.
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Nel 1355 Rovasenda è confederata con i Marchesi del Monferrato, in contrasto con la Casata dei Savoia che nel periodo inizia la sua ascesa come nuova potenza egemone
del territorio.
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Nei primi anni del Quattrocento tutte le terre del vercellese sono assoggettate al dominio sabaudo, solo il feudo di Rovasenda resiste non intendendo passare sotto i
Savoia.
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Nel 1413 Amedeo VIII di Savoia pone sotto assedio il castello e i signori di Rovasenda sono costretti a sottomettersi ai Savoia.
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Nel 1459, ad opera di Antonio di Rovasenda, viene eretta la torre attuale alta 48 metri (ancora oggi una delle costruzioni più alte di tutto il vercellese).
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Il 30-4-1524, in uno scontro guerresco nei pressi del Castello, muore il valoroso Cavaliere di ventura Pierre Terrail de Bayard "Cavaliere senza macchia e senza paura"
particolarmente distintosi durante le guerre d'Italia del XVI secolo.
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Nel 1667, durante la guerra tra gli Spagnoli e Carlo Emanuele I, il castello subisce gravi danni per assedi, saccheggi e incendi.
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Nel XVIII secolo diviene fulcro di una struttura economica e agricola.
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Nel 1721 un fulmine si abbatte sul lato occidentale della torre provocando uno squarcio di 15 mt. nell'angolo Sud-Ovest, che verrà riparato solo nel 1927.
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Agli inizi del Novecento il Conte Luigi di Rovasenda , per dissapori con i proprietari del castello di Rovasenda, fa costruire dall'architetto torinese Carlo
Nigra, nei pressi del castello originale, un nuovo castello praticamente identico all’originale, tanto che fu definito “Rovasenda Clonato”.
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Negli anni settanta, su progetto dell'ingegnere Paolo Caccia Dominioni, l'interno della torre viene restaurato.
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