Castello di Moncrivello
Regione Piemonte
Provincia di Vercelli
Comune di Moncrivello
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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L'origine del castello di Moncrivello, per la struttura di base di architettura romanica, si può datare intorno al Mille.
Struttura:
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Il castello, racchiuso da una cinta muraria con merli ghibellini, consta di una struttura a "T" di due piani, collegati da una scala elicoidale, con un’ampia sala
al piano terreno ed alcune camere al piano superiore, quasi tutte con soffitto a cassettoni.
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Di spicco è il grande torrione quadrangolare, con finestre ornate in cotto e caditoie che, in funzione di rivellino, immette nel cortile del castello.
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Sul lato ovest si staglia una singolare torretta semicircolare, coronata da merli alla ghibellina e provvista di un forno.
Conservazione:
- Il castello è in buono stato di conservazione, è visitabile ed è utilizzato per iniziative culturali e di promozione turistica.
Storia:
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Agli inizi del XIII secolo il castello disponeva di una rocca fortificata con cinta muraria e pur essendo stato venduto al comune di Vercelli, rimaneva sotto la
giurisdizione della diocesi di Vercelli.
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Nel 1243 passava sotto il controllo dei Marchesi del Monferrato.
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Nel Trecento venne riconquistato dai Vescovi di Vercelli e infeudato ai conti Fieschi.
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Nel 1399, il popolo si sollevò per la cattiva gestione dei Fieschi e si impadronì con la forza del castello, facendo successivamente atto di sottomissione ad
Amedeo VIII di Savoia.
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In quel periodo la roccaforte ebbe un ruolo essenzialmente militare, di tale epoca è il grande torrione quadrangolare che domina il complesso.
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Fu Iolanda di Francia, detta anche Jolanda di Savoia, (1436 - 1478), moglie di Amedeo IX di Savoia e figlia di Carlo VII di Francia, a trasformare la roccaforte in
una vera e propria residenza signorile.
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Dopo la ristrutturazione del castello voluta da Jolanda, vi furono celebrate le nozze tra Carlo I di Savoia e Bianca di Monferrato (1472 - 1519) che, rimasta vedova
nel 1490 a soli diciotto anni, fu poi reggente dello Stato Sabaudo.
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Successivamente, Jolanda di Valois, moglie di Amedeo IX e sorella del re di Francia Luigi XI, trasformò l’antica fortezza in residenza signorile e ne fece il suo
soggiorno prediletto.
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Carlo III di Savoia detto il Buono (1504-1553) fece dono del maniero alla sua sposa, Beatrice del Portogallo.
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Con Beatrice del Portogallo terminò il periodo di massimo splendore del castello, che essendo stato la dimora preferita di tre famose duchesse: Jolanda di Valois,
Bianca di Monferrato e Beatrice di Portogallo, venne chiamato “Il Castello delle tre duchesse”.
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Le guerre tra Francesi e Spagnoli del Cinquecento e Seicento, coinvolsero più volte il castello di Moncrivello, che assediato nel 1652, resistette salvando il paese
dal saccheggio dell’esercito spagnolo.
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In questi secoli il castello vide l’alternarsi di uomini d’armi appartenenti a diverse importanti dinastie nobiliari piemontesi, tra cui i Lignana, il marchese di
Pianezza, i Roero e infine nel 1692 i marchesi del Carretto, che lo tennero sino a quando, intorno al 1820 il castello subì un incendio devastante.
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Il castello per un lungo periodo di tempo fu abbandonato e subì un lento degrado, terminato nel 1972 quando venne acquistato dal moncrivellese Giovanni De Francisco,
che intraprese una lunga opera di restauro salvandolo dal decadimento e riportandolo all’antico fasto, ciò ha permesso l’instaurarsi di una vivace e "produttiva" vita
castellana.
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Da 15 anni è sede di attività culturali, eventi “della memoria”, sulla storia del castello e sui personaggi illustri del territorio, organizzati dall’Associazione
culturale Duchessa Jolanda.
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