Castello di Desana
Regione Piemonte
Provincia di Vercelli
Comune di Desana
Documentazione fotografica
Descrizione
Tipologia:
Struttura:
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Il castello, fu ricostruito ex novo nell’anno 1840, in base alle esigenze del biellese Vitale Rosazza ed assomiglia di più ad un albergo che ad un castello.
Conservazione:
- Il complesso attuale è in ottimo stato di conservazione.
Storia:
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Le prime notizie del castello di Desana, costruito probabilmente dai Vescovi di Vercelli allo scopo di difendere il loro distretto, risalgono al X secolo e sono in
relazione all’intervento armato di Arduino Marchese d’Ivrea, che se ne impossessò.
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Caduto Arduino, Desana e il suo distretto tornarono alla chiesa Vercellese in forza del Diploma dell’Imperatore Ottone III.
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Intorno all’anno 1145, Desana e il suo castello passò sotto il dominio civile di Vercelli e ne seguì le sorti.
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Nel 1317, a seguito delle guerre tra il Marchese del Monferrato e i Visconti di Milano, Ugolino Gonzaga, capitano al servizio del Monferrato, occupò Desana coi suoi
soldati devastando il paese ed il castello che fu per questo abbandonato.
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Desana rimase in questo stato fino a quando passò ai Tizzoni.
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Nel secolo XV Teodoro Paleologo Marchese del Monferrato, rinunciò ai suoi diritti sul borgo di Desana e inviò una lettera al Podestà di Vercelli per indurlo a concedere
al suo cancelliere Ludovico Tizzone, l’intera proprietà e l’assoluto dominio di Desana, con l’impegno di restaurare borgo e castello.
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Nel settembre 1411. Lodovico Tizzone iniziò la ricostruzione, fortificò la rocca e la cinse di mura, restaurò i caseggiati diroccati attraendo con privilegi gli abitanti
delle terre vicine.
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Nel 1510 Lodovico Tizzone, nipote del precedente, per i suoi servigi prestati all’imperatore Massimiliano, fu insignito della dignità di Conte di Desana e della dignità
di Vicario Generale e del Sacro Romano Impero per lui e i suoi successori in perpetuo con tutti i diritti annessi.
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Sotto il Conte Ludovico Tizzone, Desana visse i suoi anni migliori ed alla sua corte il Conte ospitò nobili e letterati, come Matteo Bandello che ricorda il castello
Desana nelle sue novelle.
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Dopo la battaglia di Marignano del 14 settembre 1515, i francesi occuparono tutti i castelli e i luoghi dei fautori dell’imperatore Tedesco mettendo a sacco anche Desana
e il suo castello.
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Nell’Aprile del 1559, con la pace di Chateaux Cambresis si stabilì che i luoghi e i territori occupati dopo il 1551, fossero restituiti ai loro legittimi proprietari.
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Il Conte Gian Maria Tizzone non ottenendo quanto era in diritto di avere, fece ricorso alla forza, e con un reggimento di Cavalleggeri diede l’assalto al castello,
ma non riuscì ad espugnarlo.
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Nel 1693, la Marchesa di Crescentino vedova del Marchese Curzio Francesco Maria Tizzone e tutrice dei suoi figli, vendette il Feudo e il castello al Duca Vittorio
Amedeo II di Savoia.
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Nel 1734 Re Carlo Emanuele III di Savoia concesse il luogo di Desana a titolo di Feudo al Conte Giovanni Pietro Marelli del Vert.
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Alla morte del Conte Marelli, il Re richiamò a sé il Feudo e in data 8 Febbraio 1763 lo donò a suo figlio Benedetto Maurizio Maria Duca del Chiablese, con il titolo
di Marchesato.
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Nel 1793 Vittorio Amedeo III cedette il Feudo di Desana al Conte Francesco Solaro.
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Con atto 8 Gennaio 1833, essendosi estinta la famiglia Solaro, il Conte Cesare Della Chiesa, genero del Conte Solaro, vendette il castello ed i beni annessi al biellese
Vitale Rosazza.
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Nell’anno 1840 il Rosazza fece ricostruire il castello in base alle proprie esigenze.
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