Castello Sommi Picenardi Crotti o
Castello di San Lorenzo
Regione Lombardia
Provincia di Cremona
Comune di Torre de' Picenardi, frazione San Lorenzo de’ Feroldi
Documentazione fotografica
La torre interna, forse l'edifico con origini più antiche.
Il cortile interno
Descrizione
Tipologia:
Struttura:
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Il castello di San Lorenzo è un complesso molto articolato, che unisce: fabbricati, aree dominicali, una corte rustica e un ampio parco, tutti cinti da fossato;
conferendo all'insieme un'immagine di "borgo signorile" elegante e sofisticato.
Conservazione:
- Il complesso come oggi lo vediamo, nella seconda metà del XIX secolo fu completamente ricostruito con criteri neorinascimentali.
- La struttura risultante è in ottimo stato di conservazione.
Storia:
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Epoca di costruzione dell'attuale edificio: sec. XIX.
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In origine il castello di San Lorenzo non era altro che un piccolo gruppo di case fortificate dall'aspetto molto differente da come appare oggi.
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La toponomastica del luogo parte dall'originaria "longobarda Fara Aldorum" da cui Fara degli Aldi, Faraldi, Feroldi e quindi San Lorenzo de’ Feroldi.
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La prima memoria scritta che si trova negli archivi milanesi, risale al 19 Aprile 1428, in cui, nelle condizioni di pace tra il duca di Milano con Firenze e Venezia,
il "castello" di San Lorenzo viene considerato una fortezza e ceduto dal duca di Milano ai veneziani.
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Il 24 Febbraio 1444, Francesco Sforza, a nome del suo suocero Filippo Maria Visconti, dona al suo armigero Ludovico da Cremona, un quarto del castello confiscato al
ribelle Leonardo Picenardi.
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Il 14 Agosto 1444, Francesco Sforza, morto Ludovico da Cremona, dona la stessa parte del castello ad Andreotto Mayo, nobile milanese.
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Successivamente il castello fu per secoli di proprietà dei Conti Crotti Calciati.
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Il complesso come oggi lo vediamo, nella seconda metà del XIX secolo, per volere del conte Carlo Crotti e di sua figlia donna Vittoria Crotti, fu, sotto la direzione
dell'architetto Voghera, completamente ricostruito.
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Nel 1999 viene infine acquistato dalle famiglie Lorenzoni e Nicoli che ne sono gli attuali proprietari.
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