Castello Guaineri
Regione Lombardia
Provincia di Brescia
Comune di Roncadelle
Documentazione fotografica
Castello Guaineri
Descrizione
Tipologia:
origini:
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Un primo edificio fortificato fu realizzato all’inizio del Quattrocento dalla famiglia Porcellaga che, una volta assunta la signoria locale, realizzò varie altre
costruzioni.
Struttura:
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Costruzione a forma di “C” con ampia corte interna, in cui il lato est è prevalente sui restanti corpi di fabbrica.
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Il lato est presenta una facciata esterna compatta e lineare, con sessanta aperture distribuite su quattro piani, con due accenni di torrione ai lati ed un balcone
centrale in pietra.
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La facciata interna, nobile e sobria, è arricchita da un porticato di sette luci con pilastri in pietra bugnati.
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L'ala occidentale è il palazzo residenziale che i Porcellaga realizzarono nel '500 su strutture precedenti.
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I locali sotterranei conservano ancora il pozzo coperto, un grande lavello, il forno ed il basamento in pietra di un grande torchio.
Conservazione:
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In ottimo stato di conservazione.
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La sua imponente struttura emerge nel cuore del paese anche grazie alle ampie zone di rispetto che lo circondano:
a sud il parco privato del castello, ad est il parco pubblico, a nord l'ampia prospettiva di viale Roma.
Storia:
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Un primo edificio fortificato fu realizzato all’inizio del Quattrocento dalla famiglia Porcellaga che, una volta assunta la signoria locale, realizzò varie altre
costruzioni.
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Dotato di mura, torre e fossato, il castello sorse in mezzo alle due antiche contrade e contribuì allo sviluppo economico e demografico del territorio, che divenne
sempre più abitabile e produttivo grazie ai lavori di prosciugamento degli acquitrini, di livellamento dei terreni, di canalizzazione e arginatura delle acque.
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I Porcellaga si fecero poi coinvolgere, tra la fine del '500 e la metà del '600, dal diffuso clima di violenza, che pesò anche sulla popolazione locale.
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Soprattutto Sansone, sua moglie Camilla Fenaroli e il loro figlio Pietro Aurelio assunsero ruoli da signorotti feudali e commisero vari abusi e delitti, non sempre
perseguiti dalle autorità bresciane e venete.
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Tale situazione ebbe termine il 5 aprile 1647 con l'arresto e la condanna definitiva di Pietro Aurelio.
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Nel 1659, quando Chiara Camilla, unica erede legittima delle vaste proprietà dei Porcellaga a Roncadelle, sposò il conte Gaspare Giacinto Martinengo Colleoni, la vita
civile di Roncadelle tornò alla normalità.
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Il marchese Pietro Emanuele ultimò e abbellì l'ala orientale.
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Nel 1816 il nobile Scipione Guaineri, discendente di una famiglia che da alcuni secoli aveva possedimenti a Villa Nuova di Roncadelle acquistò il palazzo.
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L'ala nord (accesso principale) venne sistemata e sostituito il ponte levatoio sull'ampio fossato con un ponte fisso in pietra.
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