Pisogne - La Torre del Vescovo
Regione Lombardia
Provincia di Brescia
Comune di Pisogne
Documentazione fotografica
Pisogne - La Torre del Vescovo
Descrizione
Tipologia:
- Torre di rappresentanza e deterrenza
Struttura:
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L’edificio, costruito alla fine de 1200, presenta pianta quadrata con lato di poco più di 7 m alla base ed è alto circa 32 m.
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La suddivisione interna è costituita da otto livelli, dalla quota di terra fino all’altana che regge il tetto.
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Tutti i livelli hanno dimensioni interne simili, con vani a pianta quadrata di circa 3,70 m di lato.
Conservazione:
- In ottimo stato di conservazione
Storia:
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Non si tratta di una residenza fortificata, una casa-torre, ma di una costruzione nata con
la precisa finalità di rappresentare il potere del vescovo sul territorio.
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All'epoca della sua costruzione era situata ai limiti del lago, come era prima che ampliamenti della piazza e dei porti provocassero l’avanzamento della linea di costa.
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La torre viene citata nel "Designamento" dei beni dell’episcopato di Brescia in Pisogne, redatto nel 1299.
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Nel testo è descritto il complesso delle proprietà vescovili a Pisogne, costituite
da un palazzo e un palazzetto diroccati, da numerose case ridotte a ruderi,
dalla chiesa di San Clemente e da
vari terreni limitrofi.
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Il danneggiamento della proprietà avvenuto nel 1288 era dovuto all’attacco, a Pisogne, dei ghibellini della fazione autonomista camuna,
contrari all'egemonia vescovile.
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Il vescovo, recuperata la giurisdizione su Pisogne, volle
l'edificazione della torre, da impiegare come deterrente per scongiurare altre aggressioni e come segno per riaffermare la propria supremazia sul luogo.
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Nel 1462 l’episcopato cede al Comune tutti i propri beni in Pisogne,
mantenendo al vescovo il possesso della torre.
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All’inizio dell’Ottocento anche questa proprietà passa al Comune di Pisogne
che fa ricostruire gli impalcati interni in legno del 1813 con strutture in ferro.
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