Rocca di Orino
Regione Lombardia
Provincia di Varese
Comune di Orino
Documentazione fotografica
La porta d'accesso
La cerchia di mura
Torretta rompitratta
Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Si suppone che il primitivo nucleo fortificato risalga al III-IV sec a.C.,
di cui oggi purtroppo non ne rimane alcuna traccia visibile.
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Le prime notizie certe risalgono al
marzo 1176 e sono contenute negli atti della Chiesa Plebana di S. Lorenzo in Cuvio.
Struttura:
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la Rocca si presenta come un quadrilatero, cinto da mura
di cortina e difeso da torre
angolare, torretta rompitratta e Rocchetta (completamente in rovina)
con torre mastio.
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All'interno dell'ampio cortile, è presente una cisterna.
Conservazione:
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All'inizio del XX secolo la rocca fu restaurata, ed in parte riedificata ex novo in modo alquanto discutibile dall'allora proprietario Mario Sangalli.
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La merlatura sopra il muro di cinta dell'ingresso principale, così come buona parte della torre posta all'angolo nord-est e della torretta rompitratta del muraglione
di cinta a nord sono interpretazioni personalizzate di restauro.
Storia:
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Come per molte strutture analoghe dell'area insubrica si suppone che il primitivo nucleo fortificato risalga all'epoca tardo imperiale romana,
costruito come punto di osservazione e di comunicazione visiva nella difesa dei “limes” (confini), del
quale però non ne rimane alcuna traccia.
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Le prime notizie certe sono contenute negli atti della Chiesa Plebana di S. Lorenzo in Cuvio e risalgono al marzo 1176.
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In epoca longobarda, la famiglia Besozzi, che controllava tutta la valle,
probabilmente la riedificò in ottica di caposaldo militare e tale rimase
durante le lotte tra guelfi e ghibellini che insanguinarono il territorio sino
al XIII secolo, terminate con la vittoria del partito ghibellino dei Visconti.
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La Rocca è localmente denominata "Roca di Arian", nome derivato dalla leggenda che vuole che gli Ariani, cacciati da Milano dal Vescovo “Ambrogio” (futuro santo) in
seguito alla loro condanna come eretici, si fossero rifugiati in cima al colle che attualmente ospita l'abitato di Santa Maria del Monte occupando la Rocca di Orino
e presidiandola sino alla conquista del "Forte di Varese" avvenuta nel 1389 d.C. da parte delle truppe milanesi.
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Con la calata degli svizzeri nel 1512 il castello fu occupato dalle truppe svizzere e inglobato nel territorio della Svizzera sino alla battaglia
di Marignano del 1515.
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Con la creazione dello stato unitario del Ducato di Milano, il cui confine era situato sullo spartiacque alpino, la rocca perse di importanza strategica e quando il
Ducato di Milano passò in mano spagnola la Rocca venne smantellata.
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All'inizio del XX secolo la rocca fu restaurata, ed in parte riedificata ex novo in modo alquanto discutibile dall'allora proprietario Mario Sangalli.
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Attualmente la Rocca di Orino è di proprietà della famiglia Vedani Mascioni, che ha avviato un ciclo di lavori volti a preservare e valorizzare ciò che resta dell'antica
fortificazione.
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